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A proposito di Mark Owen, l’uomo che contribuì ad uccidere Osama Bin Laden e poi ci ha scritto un libro…

Creato il 25 settembre 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

A proposito di Mark Owen, l’uomo che contribuì ad uccidere Osama Bin Laden e poi ci ha scritto un libro…di Guido Mattioni

Occhiello: Una buona notizia dall’America

Titolo: Ci volevano i Navy Seals

Sommario: Le belle notizie sono in realtà due. Altrettante vittorie della nuova democrazia editoriale. Come un Indie writer, uno scrittore indipendente ed autoprodotto,è riuscito a sconfiggere dittatura del marketing e prurigine in corpo 11

Sì, su un giornale di carta forse questo pezzo potrebbe essere messo in pagina così. Ma andiamo con ordine. La prima buona notizia è che la cravatta, la maschera e la chiave che campeggiano sulle copertine dei best seller scritti (si fa per dire!) dalla pruriginosa e scarsamente attraente Mrs E. L. James, hanno iniziato la loro parabola discendente. È vero, prima ci sono voluti gli esborsi da parte di 4,5 milioni di compratori boccaloni (perlopiù boccalone, stando alle rilevazioni di vendita), comunque di un pubblico di uomini e donne dai gusti e dalle pretese letterarie decisamente molto modeste, l’equivalente librario degli spettatori dei cinepanettoni, quelli che ridono ancora – nel 2012! – per esclamazioni alla vaccinara del tipo “a li mortacci tua e di tu’ sorella”.

Sia come sia, da qualche giorno è un fatto incontestabile che, almeno oltre Oceano, le 50 sfumature declinate nei loro tre colori abbiano finalmente iniziato a sfumare – scusate il bisticcio verbale – verso il basso. Inesorabilmente. Lasciando perdipiù dietro di sé una scia di centinaia di recensioni di lettori mazziati e cornuti (considerate le tematiche dei libri, il sinonimo di “delusi” ci sta tutto) con una desolante media di tre stelle su cinque, ovvero al limite della sufficienza. E questa era la prima notizia: la riscoperta del buon gusto.

La seconda notizia – che racchiude la seconda vittoria – è che a far fare un solenne ruzzolone all’ex casalinga britannica è stato un certo Mark Owen, un autore senza editore che ha fatto tutto da solo, coadiuvato unicamente da un ghost writer, tale Kevi Maurer. Chi è Owen, ammesso che quello sia il suo vero cognome? È un Navy Seal, ovvero uno degli uomini di quella che è la punta di diamante tra tutte le forze speciali dell’esercito americano. Di più, è uno di quelli che hanno preso parte alla missione nella quale è rimasto ucciso Osama Bin Laden, il capo di Al Kaida. Il suo romanzo, intitolato No Easy Day: The Firsthand Account of the Mission That Killed Osama Bin Laden, è appunto il racconto dal di dentro, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, di quella missione. Ora si sa che Owen, o come cavolo si chiama in realtà, pare incorrerà in sanzioni e procedimenti disciplinari per aver dato alle stampe il libro senza chiedere l’autorizzazione ai suoi superiori e al Pentagono. Una cosa è tuttavia certa: tra diritti sulle vendite del libro, sia stampato sia in ebook, e quelli che arriveranno con offerte a salire – come in un’asta – dai produttori di Hollywood, il bravo soldato Owen potrà pagarsi fior di avvocati e vivere il resto dei suoi giorni ricco e felice.

Lui ha fatto quello che in America fanno ormai da una dozzina d’anni centinaia, se non migliaia, di altri scrittori, ma anche registi e musicisti: grazie a delle piattaforme editoriali (o cinematografiche, o discografiche) online, del tutto gratuite per chi le utilizza, prendono il frutto della loro fatica intellettuale e/o artistica, lo impaginano, lo montano oppure lo incidono per poi metterlo sul mercato nel giro di qualche minuto. Due click e sono in vendita “in” tutto il mondo. Acquistabili “da” tutto il mondo. Senza dover fare anticamera da editori o produttori, senza editor che gli rompono gli zebedei con cose del tipo “qui dovevi metterci più pathos”, senza nemmeno dover lasciare percentuali anche nelle tasche di un agente letterario.

“Eh già… e poi la qualità del prodotto chi la controlla?”, eccepisce sempre, a questo punto, il saccentino intellettual-salottiero con il dito alzato e assumendo un sorrisino odioso (in realtà la categoria non lo assume, quel sorrisino, ce lo ha perennemente stampato sul volto). “Appunto – viene immediata la risposta da dargli – e chi mai si era dato la briga di controllare la qualità di una boiata sesquipedale come le 50 sfumature nelle grandi case editrici, che si sono così rifatte i bilanci?”

Eloquente nota di cronaca, a margine e a chiosa del tutto: proprio ieri, in un post su una pagina Facebook, una lettrice delusa metteva in vendita il blocco dei tre tomi colmi di eiaculazioni e gemiti. Tre volumetti al prezzo di 40 franchi svizzeri. Tre volumetti in edizione paperback, ovvero morbida, perchè quella “rigida” è un ormai soltanto un ricordo.

Featured image, SEALs in addestramento tattico avanzato, fonte Wikipedia.

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