A PROPOSITO DI PICCOLI PARTITI
Elezioni politiche 2013 – Ammessi 184 (tra partiti e movimenti).
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/25/2013_01_21_Contrassegni_Ammessi_2013.pdf
L’Italia è un paese straordinario, fuori del comune anche in campo politico. Esiste una fantasia che colpisce.
Capisco la libertà di espressione, di scelta, la voglia di esprimere dissensi perché niente di quello che c’è va bene, ma qui siamo arrivati al punto che ogni condominio si fa il suo partito. Tuttavia nella normale democrazia chiunque può candidarsi alle elezioni politiche.
Ecco cosa si deve fare per fondare un partito o un movimento:
Andare da un notaio per depositare legalmente il nome del nuovo movimento politico, il suo scopo politico e il logo. Il “marchio” deve per forza di cose essere originale. Bisogna essere in tre: un Presidente, un Segretario politico e un Tesoriere. Si apre poi una normale Partita Iva e si chiede l’iscrizione alla Prefettura. E’ inoltre obbligatoria una Sede stabile, dichiarata appositamente al Tribunale Elettorale, alla Camera di Commercio, alla Guardia di Finanza, alla Questura, al Comune e alla Prefettura.
Non occorrono capitali iniziali, non occorrono titoli di studio particolari.
Unico neo: trovare almeno 1.000 sostenitori.