A proposito di regali

Creato il 26 dicembre 2009 da Lindaluna
Tornando a noi e restando in tema "regali di Natale", ho deciso di prendermi una pausa dalle ferie per commentare questo post comparso su un noto forum e segnalatomi da una lettrice. Ne pubblico qualche stralcio:
Salve, sono nuova, vi scrivo perchè sono rimasta troppo male x un regalo ricevuto dal mio uomo (che non è solo mio perchè lui x il momento vive ancora con la moglie e i figli).
Io gli avevo chiesto un cucciolo di barboncino nano, e lui ieri mattina è arrivato in fretta e furia (aveva il cenone la sera con moglie e parenti vari ) con un meticcio di media taglia preso al canile.
Inizialmente non avevo capito che lo aveva preso al canile, ed è stata mia sorella a scoprirlo. A me questo cane non piace, e se una persona ti chiede un barboncino, se tu non vuoi spendere 600 euro, faresti meglio a non prendere nessun cane (...)
Ora, io non mi sento di badare al cane, mia sorella più piccola lo sta cercando di badare lei, ma non è che le vada tanto, e mia madre mi ha dato della scema a stare con un uomo di questo genere, che se ne sta con un piede in due scarpe da 2 anni.
Ora è anche una questione di principio. Lui il cane se lo deve portare via!! Voi come vi comportereste al posto mio?
Lo lascereste quest'uomo? e' inaffidabile un tipo del genere?
e perchè io che ho 29 anni devo stare con uno che vive con sua moglie, e poi a Natale mi fa i regali che vuole lui x non spendere?"
ciao e grazie.
Tintina

Dunque, di cose da dire riguardo questo post ce n'è un'infinità. Io sarei portata a cominciare dalla grammatica, ma lasciamo perdere e passiamo ad altro.
E' vero che ho suggerito di chiedere espressamente il regalo di Natale al proprio uomo, ma qui si scantona un po'.
Io immagino questa squinzia in reggicalze fucsia che in un momento un po' particolare chiede a questo pollo: "Amò, ma tu per me faresti qualsiasi cosa?"
E lui, più di là che di qua, che risponde "tutto, chiedimi tutto".
"Voglio il barboncino nano".
Il tizio deve aver pensato "Ma sì, un barboncino lo rimedio. Pure nano, magari costa meno".
Gli deve essere preso uno sturbo quando al negozio di animali gli hanno comunicato il prezzo della bestia.
"No, vabbè, magari ripasso".
Si è precipitato al canile, il misero, e ha agguantato il primo cucciolo, quanto meno bianco e un po' riccio. O forse chissà, gli ha fatto fare una permanente. Poi si è presentato sotto casa della Tintina, che è scesa tutta gongolante, e le ha consegnato la bestiola con tanti auguri e un po' di fretta perchè a casa la moglie aveva già calato gli spaghetti.
Immagino queste tre isteriche: Tintina, mamma e sorellina, che scoprono il fattaccio e prendono a inveire contro l'impostore, che nel frattempo aveva spento il cellulare, si era catapultato a comprare un profumo per la moglie e un'acqua di colonia per la suocera, e finalmente si era potuto tuffare negli spaghetti ai frutti di mare.
Ma insomma, cara Tintina, ti rendi conto che con 600 euro il poveraccio ci paga una rata del mutuo, o l'apparecchio per i denti della figlia, o l'abbonamento annuale per la palestra della moglie?
E poi, avessi chiesto un brillante, posso capire che il pezzotto irrita, ma dimmi un po' cos'ha un barboncino nano che manca a questo cucciolo. Tutti e due fanno cacca e pipì, tutti e due fanno baubau, e probabilmente il bastardino è un pelino più sveglio del barboncino nano, con tutto il rispetto.
Ma temo non sia questo il punto. Qui abbiamo una ventinovenne che pretende un pedigree con un cane vicino e un farlocco che prima le rifila un falso e poi, per restare in tema, si siede a tavola con la famiglia a festeggiare il Natale.
Abbiamo inoltre una madre che invece di zittire la figlia con due sganassoni, chiuderla in camera e buttare la chiave, se la prende con il pupazzo che tiene "un piede in due scarpe" (si dice due piedi in una scarpa, comunque). Ah, dimenticavo, abbiamo anche una sorellina che scopre la truffa e sbugiarda il povero cucciolo.
Tintina chiede un consiglio, ma mi sa che quello che ne ha davvero bisogno è proprio il cagnolino: forza cucciolo, non mollare. Resta in quella casa e non fartici schiodare nemmeno con la ruspa. Fai un po' di moine e occhi dolci. Quando quelle tre capiranno che sei l'unico maschio disposto a sopportarle, diventerai il padrone di casa incontrastato.

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