L’idea di mangiare una zucchina o un cavolfiore crudo vi sconvolge, o peggio vi fa storcere il naso? Forse non avete mai sentito parlare della “Living Food Diet”!
Smettere di cucinare i cibi per mantenere intatte le loro proprietà fondamentali, per far si che enzimi, vitamine, minerali e grassi acidi vengano assorbiti e utilizzati dal nostro corpo e non vengano distrutti dalla cottura: questo è il principio fondamentale della “Raw Diet”, uno stile di alimentazione basato su cibi “vivi” e possibilmente biologici, che migliora le condizioni non solo fisiche, ma anche mentali di chi lo adotta.
Perché avvicinarsi a questo genere di dieta? Innanzitutto per fare del bene a noi e al nostro corpo, aiutandolo a liberarsi da tossine e sostanze dannose assimilate attraverso cibi troppo elaborati, rendendo più forte il nostro sistema immunitario e regalandoci moltissima energia in più.
Assumere cibi “vivi”, significa inoltre perseguire un’alimentazione sostenibile, che favorisce il risparmio energetico evitando cotture inutili e dannose, preferendo tutto ciò che è biologico, di stagione e a Chilometri Zero.
Non serve essere degli integralisti per migliorare il proprio stile di vita: ci si può avvicinare a questa filosofia con calma, imparando ad assaporare nuovi alimenti e nuove combinazioni. Molti di noi sono portati a pensare automaticamente che con crudismo si intendano solo tristi insalate anonime e carote a filetti rinsecchite: ovviamente non è così, e con un po’ di inventiva e voglia di sperimentare si possono ottenere centinaia di ricette allettanti e colorate!