A quattro mani

Creato il 24 aprile 2012 da Povna @povna

I loro mercoledì si sono diradati alla forza del tempo (perché la ‘povna è stata travolta dagli eventi della sua privata logistica, e per lui si avvicina, a grandi passi, l’esame di stato); a scuola, come è come non è, si vedono di corsa (perché – non appena la ‘povna passa dal corridoio, cosa che non può evitare, e dunque sempre – il fatto che sia ferma a parlare con gli alunni non viene considerato “impegno”, e ne viene allontanata a forza da colleghi impazienti e maleducati), e poi, in ogni caso, la sua tipologia non è quella da chiacchierata collettiva. Perdipiù ci si sono messe anche la gita (della ‘povna) e la sua escursione all’estero, sul campo, per poter scrivere al meglio la tesina. Fatto sta che la ‘povna e Corto non si parlavano con calma da un po’ di tempo (per la precisione, dal giorno della trasferta con la Testarda e Calvin, nella piccola città). Per fortuna che era in agguato il compleanno, la scorsa domenica. La ‘povna così, dopo avergli mandato gli auguri per sms, ha aperto il loro canale telematico, con un presentimento, e ha aspettato. Lui si è materializzato in due minuti di tempo:
“Se entrava un po’ prima risparmiavamo, tutti e due, di omaggiare dieci centesimi alla telecom”.
“Ti trovo in forma, Corto Maltese”.
Seguono chiacchiere e aggiornamenti, finché, a un certo punto:
“A proposito della gita, Corto: perché non mi dai un bel titolo per il tema da dare domani ai Merry Men, sul viaggio in Appennino?”.
“E’ facile: perché non semplicemente questo” – replica lui stando al gioco, subito (perché la cosa lo diverte e un po’ lo intriga).
Detto e fatto, e segue un’ora e mezzo di delirio letterario-informatico, nella quale loro due, a colpi di dibattito, osservazioni, aggiustamenti producono complessivamente dieci titoli da distribuire tra Pesci (che hanno anche loro compito) e Merry Men.
“Molto bene, Corto, e grazie!” – scrive la ‘povna al termine (ma lui, a quel punto, fedele al personaggio, è già sparito).
Il giorno dopo la ‘povna consegna le tracce, una per una, ai suoi alunni.
“E se non vi piacciono non ve la prendete solo con me, questa volta, perché ho avuto un collaboratore d’eccezione”.
“Qualcuno dell’Onda” – esplodono i Merry Men all’unisono (che oramai hanno capito tutto, e sanno già come funziona).
“Eh? Come? Cosa?” – boccheggiano i Pesci.
E la ‘povna sorride e annuisce soddisfatta. Anche questo è fare scuola.


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