A quelli che si spacciano per Popolari… diffida di Castagnetti (e PLF)

Creato il 06 febbraio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

L’ultimo segretario del Ppi, Pierluigi Castagnetti, oggi ha ripreso l’azione a difesa del nome del partito di Luigi Sturzo e della denominazione ‘Popolari’. Naturalmente lo ha fatto anche per il Ppi ricostituito 20 anni fa da Mino Martinazzoli. Il Partito Popolare Italiano -si legge in un comunicato diffuso alle agenzie di stampa-ha inoltrato al sen. Mario Mauro, responsabile del movimento “Per l’Italia” (e, per conoscenza e per gli eventuali provvedimenti in materia di denominazione dei gruppi parlamentari, ai presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati) una diffida giudiziaria in cui tra l’altro si dice: “Il nuovo movimento politico non potra’ denominarsi “Popolari per l’Italia” perche’ l’acronimo e’ “P.P.I.”, ne’ tantomeno potra’ utilizzare il sostantivo “Popolari” perche’ lo stesso campeggia nel simbolo del partito da me assistito e tradizionalmente contraddistingue gli aderenti al Partito Popolare Italiano”.

“Il PPI – afferma Pierluigi Castagnetti – e’ stato costretto a questa azione dopo aver invano cercato di dissuadere i promotori dell’iniziativa in via informale e amichevole,  ben consapevole che in questo particolare momento della vita politica nazionale simili contenziosi rischiano di alimentare l’incomprensione degli elettori oltreche’ ulteriore disaffezione verso la politica, ma non ha potuto rinunciarvi per il dovere di tutelare il proprio patrimonio morale e politico.  Vi e’ poi la necessita’ che l’acronimo PPI, che nella storia del novecento ha rappresentato la gloriosa tradizione politica che ha contraddistinto l’impegno politico dei cattolici, non venga oggi trascinato in polemiche e iniziative politiche  che finirebbero- al di la’ delle migliore intenzioni di chi intendesse farne uso- oggettivamente per cambiarne il significato. Quand’anche si sostenesse che ci si vuole riferire al popolarismo europeo, non sfugge a nessuno la differenza fra questa realta’ e l’esperienza del popolarismo italiano. In ogni caso resta il pregiudizio grave e irreparabile ai diritti del PPI tuttora giuridicamente esistente e attivo nella realta’ sociale attraverso numerosi circoli presenti su tutto il territorio nazionale”, conclude.

La diffida va dunque agli ex di Scelta civica (Mauro è anche ex Forza Italia-Pdl in Europa) e Udc (orfani da pochi giorni di Casini), che già per i Gruppi parlamentari hanno dovuto rinunciare alla denominazione scelta e limitarsi a quella di “Per l’Italia”. Comunque Mauro e compagnia (ricordate Casini dopo il flop elettorale, con la Costituente popolare verso il Ppe?) infilano il termine ‘popolare’ in ogni dichiarazione, dopo una vita passata a rigettarlo dal loro fronte, quello di centrodestra.

Fronte che è in gran confusione e in gigantesco affanno. E mistificare il popolarismo serve a fare un polverone, dietro al quale c’è poco o niente.

PLF, Popolari Liberi e Forti, da tempo mette in guardia dai tentativi di imitazione, prima assieme agli amici di Italia Popolare (nome rubato da Alemanno e dagli ex Pdl, appunto Mauro e altri), poi solidarizzando con Castagnetti e la sua legittima azione difensiva. Del buon nome dei Popolari autentici.

Gian Paolo Vitale

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