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A Rieti, concerto straordinario della San Jose Youth Symphony

Creato il 09 luglio 2011 da Stefano24

A Rieti, concerto straordinario della San Jose Youth Symphony.
Sorprendente partecipazione del pubblico al concerto dell’orchestra di giovani talenti diretta dal maestro Yair Samet.

A Rieti, concerto straordinario della San Jose Youth Symphony

Rieti (09.07.2001) - Grande successo lunedì 27 giugno scorso al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti per la San Jose Youth Symphony diretta dal maestro Yair Samet.
Responsabile versatile e di grande successo, protagonista di una carriera internazionale di ampio respiro, estesa su tre continenti. Il suo nome è regolarmente associato ad un elevato livello artistico e ad un’eccezionale conoscenza del repertorio. Samet ha diretto in passato la celebre Sinfonia Varsovia Orchestra in tournée in Germania, l’orchestra filarmonica di Belgrado in Serbia, la Saarländisches Staatsorchester di Saarbrücken in Germania, la Guangzhou Symphony Orchestra in Cina e l’orchestra filarmonica di Sarajevo in Bosnia. Inoltre ha diretto anche  l’orchestra filarmonica di Tampere e la Glinka Capella di San Pietroburgo al Festival internazionale di musica di Tampere in Finlandia. In Israele invece ha diretto la Haifa Symphony, la Rishon Le-Zion Symphony Orchestra e la Israeli Sinfonietta. Non poteva essere scelto un direttore più adatto per tale progetto, visto soprattutto l'obiettivo della San Jose Youth Symphony, di offrire ai giovani della variegata comunità culturale del suo territorio, un riferimento ed una formazione musicale orchestrale d’eccellenza, nonché esperienze esecutive in grado di promuovere e stimolare lo studio, l’apprezzamento e l’amore per la musica nell’intera la comunità di appartenenza.
I musicisti della San Jose Youth Symphony, tutti d’età compresa tra gli otto(8) e i ventuno(21) anni, vengono selezionati tra oltre quattrocento candidati mediante audizioni annuali.
Il programma del concerto al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti è iniziato con "Scherzo Capriccioso, Op. 66" di Antonín Leopold Dvořák, uno di quei pezzi che richiede dita agili e tecnica sopraffina praticamente per ogni musicista in orchestra. Si è proseguito con il "Concerto per violino, Op. 64 in MI minore" di Mendelssohn, con la magistrale prova della giovane diciassettenne solista Hannah Pauline Tarley, elegante come la musica stessa che eseguiva. La Tarley è davvero una giovane promessa dotata di grazia e talento, tante le persone del pubblico stupite nel vedere quale profondità e sentimento riuscisse a creare con il suo violino.
Nata nel 1991 in California, Hannah Pauline Tarley ha iniziato a suonare il violino all’età di due anni. A quattro anni e mezzo si è esibita nel suo primo recital da solista, e a sei ha suonato da solista con la South Bay Orchestra, interpretando il Preludio e Allegro di Kreisler. A soli dodici anni Hannah è stata nominata primo violino della San Francisco Symphony Youth Orchestra, la più giovane ad aver conseguito questo titolo nella storia dell’orchestra. Lo ha mantenuto per quattro anni, guidandola durante le tournée del 2004 e del 2008 in Europa. Nel 2009 Hannah è stata selezionata per partecipare al primo concerto in assoluto della YouTube Symphony Orchestra, svoltosi alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Michael Tilson Thomas, direttore della San Francisco Symphony.
Conclusione del concerto affidata a “Porgy and Bess: A Symphonic Picture” di George Gershwin, tra i padri fondatori della musica americana.
L’orchestra ha dato prova di entusiasmo, bravura, affiatamento, varietà di colori e di sfumature.
Alla fine, il foltissimo ed entusiasta pubblico del teatro Vespasiano di Rieti, ha atteso i bis che sono stati immediatamente concessi con “Brhams Danza Ungherese n.5 “ e una divertente versione del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini , con tutti gli strumentisti che hanno addirittura eseguito la propria parte... a voce.
Stesso situazione piacevole ed emozionante anche al successivo concerto di Montecatini del 29 giugno, con l’orchestra sempre in ottimo splendore che ha regalato ai numerosi partecipanti presenti in teatro,  una performance sopra le righe, entusiasmante e sopraffina.


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