Dopo aver combattuto e vinto la battaglia contro i taxi (che infatti si sono ridotti o ad andare dall'avvocato o a rincorrere producendo app e similia), Uber adesso esagera e punta al terreno del TPL, del trasporto pubblico locale.Lo fa in maniera sperimentale, ma come può essere sperimentale qualcosa di realizzato da una azienda che a livello globale fattura qualcosa come 25 miliardi di euro. Una sperimentazione, insomma, molto orientata al business, al marketing ed alla progettualità futura.
La piattaforma si chiamava Uber Giubileo, ma poi il progetto ha preso il nome ufficiale di Linea U e i volantini della nuova "linea metropolitana", travestiti da operai e ingegneri, ne hanno distribuito in questi giorni i volantini in giro per la città.
Di cosa si tratta? Semplice: di un progetto di realizzazione virtuale (ma poi, per due settimane, del 10 al 24 dicembre, funzionerà davvero in superficie con tariffa fissa e pulmini a far da spola) di una linea di metropolitana con, come punto di partenza, una raccolta crowdsourced dei bisogni dell'utenza.

Ti colleghi al sito della Linea U, ti registri, disegni la tua linea metropolitana e questi dati si sommano assieme agli altri. Le stazioni più gettonate costituiranno la linea che per davvero entrerà in funzione dal 10 dicembre e che proporrà l'idea possibile, alternativa al trasporto pubblico, del contributo che Uber può dare alla mobilità urbana. Ci sono fior di pronunciamenti di Parlamenti e di Authority a favore dell'arrivo di Uber (e di altri operatori simili) a vantaggio di una mobilità più integrata che dia più opportunità agli utenti, ma anche agli operatori. In definitiva le authority, ancor prima dei tassisti, hanno capito che Uber è una opportunità, non una minaccia, per i tassisti stessi. La Linea U è una 'scusa' per trasmettere quali possano essere le chance delle nuove tecnologie rispetto ai trasporti urbani, chance ampiamente ignorate dalla a dir poco pessima gestione di chi amministra il TPL a Roma.
E' quello che abbiamo sostenuto noi dal primo minuto sottoscrivendo anche un accordo con Uber: chiunque nuovo utente si registri può utilizzare il nostro codice e partire già con 40 euro (da spendere in 2 corse) sul proprio conto Uber. Una opportunità che ha convinto ad abbonarsi svariate centinaia di cittadini. Provate, qui le istruzioni.