A San Severino Lucano lo spettacolo teatrale “il sogno americano, italiani anche se lontani”

Creato il 12 luglio 2013 da Ecodibasilicata

A San Severino Lucano, domenica pomeriggio 14 luglio, lo spettacolo teatrale “il sogno americano, italiani anche se lontani”. Le vicende del lucano Mike Rienzi, un emigrato lucano a capo della “Rienzi international”
Quando il giovane Mike lasciò Montemilone e arrivò negli Stati Uniti nel 1960, aveva un sogno: quello di promuovere e favorire nel Nuovo Mondo, i veri gusti e sapori italiani. Da allora, con l’impegno, la dedizione e la passione è riuscito a portare sulla tavola americana la cultura dei sapori e degli aromi del cibo italiano, ed oltre a diventare un importante imprenditore portando la sua azienda nell’elenco delle migliori che operano sulla costa orientale del Stati Uniti, con una vasta gamma di prodotti alimentari, ha saputo far fortuna fino a diventare una personalità di spicco nell’economia americana.
A San Severino Lucano racconterà la sua storia, quello di un ragazzo che lasciato Montemilone è andato a cercare fortuna in America, attraverso uno spettacolo teatrale.
“Ospitiamo con orgoglio e con rammarico il sogno americano, dice Franco Fiore assessore alla cultura del comune di San Severino Lucano e vicepresidente del Parco del Pollino. Con orgoglio perché il successo di un lucano in terra straniera e in questo caso quello di Rienzi ci rende felici ci fa sentire un po’ tutti più fieri di essere figli di questa terra. Rammarico perché Mike conferma l’amaro luogo comune “i migliori se ne vanno” e in questo caso l’ ottimo imprenditore ha avuto i natali in Basilicata ma il suo successo, il suo sogno lo ha dovuto realizzare a migliaia di chilometri di distanza da casa, come tanti altri giovani di ieri e di oggi. Le istituzioni devono creare le condizioni affinchè i giovani possano trovare inserimento lavorativo anche nella nostra incantevole terra”. Uno spettacolo, dunque, come occasione di riflessione per i giovani verso cui l’auspicio e che si mettano in gioco per creare occasioni di lavoro per se e per gli altri anche in questa terra e dall’altro per chi amministra affinchè sappia individuare le giuste forme di sviluppo per frenare l’emigrazione di giovani menti.


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