Amore, vengo per non pensare alla forza della passione,
direzione obliqua che tende la pelle tanto quanto tu esageri il mio desiderio.
Diretta alla carezza di una piuma che sollevo con un soffio,
la mano che mi dai attraversa il mio spazio e tocca il vertice della cuspide tesa. Il senso che verte su didascalie raccolte nel tuo ombelico cerca l’amore con attenta attrazione per le parabole…
Ed io… non posso fare altro che sollevarti al cielo e sprofondare all’inferno da solo, alla ricerca del tuo amore unico.
Dalla raccolta “Catullo”, di Ottavio Trado
Eccomi
Eccomi…
so che mi aspettavi!
Mi spoglio
davanti ai tuoi respiri
che lenti si muovono
nella mia mente…
Eccomi…
sono qui per profumarti
i pensieri col mio
odore di donna…
… e capricciosa
vibro nell’attesa!
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