San Valentino ormai è alle porte e aumentano del 162% le ricerche di regali effettuate da smartphone. Cresce il giro d’affari legato all’mCommerce, nonostante meno di un terzo delle grandi aziende italiane abbia attivato una campagna pubblicitaria per i dispositivi mobili nell’ultimo anno
Qualunque sia l’oggetto del desiderio, la ricerca è diventata oggi ancora più semplice grazie a smartphone e tablet. Nel 2011 le ricerche da mobile legate a San Valentino sono aumentate del 162% rispetto al 2010, un trend di crescita che continua anche nell’anno in corso. Sono infatti ormai più di 20 milioni gli smartphone diffusi nel nostro Paese, e il 72% degli utilizzatori dichiara di visitare abitualmente siti web (Fonte: Nielsen 2011 for number of smartphones; Google – Ipsos research 2011, Google Internal Data).
Ma c’è di più: il 57% degli italiani dice di utilizzare lo smartphone per ricercare online i prodotti che desidera acquistare; il 26% lo porta con sè durante lo shopping per ricercare informazioni e comparare i prezzi in tempo reale e il 23% dichiara addirittura di aver cambiato idea sull’acquisto di un prodotto a seguito di ricerche effettuate sul proprio smartphone (Fonte: Ipsos Google Study July 2011, results for Italy).
Eppure solo meno di un terzo delle grandi aziende ha attivato una campagna dedicata per i dispositivi mobili nell’ultimo anno.
Rispetto ai paradigmi del marketing tradizionale, il mondo digitale ha modificato in maniera significativa gli spazi e i tempi di interazione cliente-prodotto/servizio e aprendo crescenti opportunità di business per gli advertiser. PC, tablet ma ancor di più cellulari e smartphone diventano strumenti fondamentali non solo nella fase di acquisto e nella fruizione di servizi di assistenza post vendita o fidelizzazione, ma anche nei momenti che precedono l’acquisto. Si tratta del cosiddetto Zero moment of truth (ZMOT) l’attimo che anticipa la prima interazione fra cliente e prodotto sugli scaffali di un negozio, fisico o virtuale che sia.
Per non perdere opportunità di business, la chiave è essere presenti in tutti i momenti in cui i clienti interagiscono con il cellulare, senza dimenticare il momento dell’acquisto. Perché? Perché il 72% degli utenti mobile italiani dichiara di notare la pubblicità sul proprio smartphone (Fonte: Ipsos MediaCT, Mobile Internet Insights, July 2011), una percentuale superiore a quella di tutte le altre nazioni europee. La performance degli annunci display mobile, inoltre, è mediamente 8 volte superiore a quella degli annunci display classici (Fonte: eMarketer, July 2011).
Per sua stessa natura e modalità di fruizione, infatti, il mobile consente un livello d’interazione con gli utenti superiore rispetto al PC desktop: è dunque bene realizzare campagne specifiche, che includano messaggi rivolti ai soli utenti mobile (es.“prenota dal tuo cellulare”, “guarda le offerte dal tuo cellulare”). Numerosi in questo senso sono i formati pubblicitari e le soluzioni messe a disposizione da Google per raggiungere gli utenti: da Click to Call che offre all’utente la possibilità di cliccare sul numero telefonico presente nell’annuncio e effettuare una chiamata diretta, a Click to Download che riporta alla pagina di download di un’app, a Estensione di località, che mostra una mappa con il posizionamento dell’esercizio commerciale più vicino all’utente che ha effettuato la ricerca.