Un’iniziativa che partirà questa settimana e che comporta la vendita di miele artigianale, lavorato a mano e basatosi su antichi metodi senza l’uso di materiale chimico. La scelta è varia: miele di castagno, di ailanto, di bosco e acacia. Il prezzo del prodotto sarà abbordabile, pari a quello che si trova nei supermercati, sul loro sito (madeinscampia.com) viene venduto a dosi di 250g e 500g.
Non a caso, Rosario Esposito La Rossa, responsabile del progetto, spiega: “Il nostro obbiettivo è quello di diffondere, partendo dalle periferie, miele di ottima qualità a prezzi popolari”. Il progetto ideato dai ragazzi con il tempo è andato ad ampliarsi, sono riusciti addirittura a coinvolgere diversi apicoltori avviando un’attività di nomadismo delle api. Non sarà difficile, infatti, imbattersi per la Selva di Chiaiano o tra i boschi del Vesuvio con i graziosi insetti.
Anche il nome “Gli spacciatori di miele” ha un suo nesso logico. I ragazzi del progetto spiegano che hanno scelto questo nome perché Scampia è sinonimo di spaccio e per loro voleva dire diffondere piccole dolci dose di legalità, un buon modo per ridicolizzare la criminalità organizzata e smontare l’alone di potenza che la Camorra crea intorno a sé.