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A   scopriamo l’artista l’illustratrice virginia covoni

Creato il 23 dicembre 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Quando il colore dona energia 

e diventa creatività

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Nel mio spazio oggi esplode la creatività, il colore e il tratto che uniti con sapienza ci conducono in un mondo fantastico, dove la fantasia dell’artista si scatena, realizzando su carta immagini d’effetto che prendono vita, portando Magia su pagine di libri. A  Scopriamo l’artista  l’illustratrice Virginia Covoni

 Virginia innanzitutto ti ringrazio di essere qui e ti chiedo: quando è nata la tua passione per il disegno ?

 Ciao Monica, grazie. Come molte altri prima di me, fin da piccola ho sempre amato disegnare perché volevo dar vita a tutto quello che vedevo e desideravo con gli occhi della realtà e dell’immaginazione.

Leggo che sei laureata in lingue e civiltà orientali, questo tuo percorso di studi ha influito in qualche modo nel tuo percorso da illustratrice?

Più che influito direi che è andato di pari passo con la mia passione per il disegno.Non ero la prima che amava disegnare a frequentare un corso di quel tipo e proprio lì ho conosciuto molte persone con la mia stessa passione, che sono ancora mie carissime amiche. Al primo anno facevamo fra di noi contest di disegno, dandoci un tema e un tempo per realizzarlo e poi ci giudicavamo l’un l’altro.

I tuoi disegni principalmente “manga “ da che cosa sono ispirati?

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Innanzitutto vorrei aprire una parentesi sul disegno “ manga”, poiché talvolta, specie negli ambienti più illustri degli artisti, viene denigrato come un disegno infantile di chi non sa disegnare o non ha ancora un proprio stile, idea con la quale mi trovo in parte d‟accordo poiché ritengo di non avere ancora raggiunto una piena maturità artistica dato che mi sono affacciata professionalmente solo da pochi mesi al mondo dell’ illustrazione editoriale. Da quando gli artisti occidentali hanno scoperto l‟Oriente e in particolare il Giappone, hanno sempre tratto spunto da esso, per la particolarità delle stampe ukyo-e , per la novità dei soggetti che essi rappresentavano ecc. E dal 1868 ad oggi non credo esista un solo artista, in particolare fra quelli della mia generazione, che non abbia voltato lo sguardo ad Oriente senza cogliere un’ispirazione di qualsiasi tipo. Essendo poi cresciuti in un’ epoca in cui gli anime e i manga giapponesi hanno trovato maggior terreno fertile, è certo al 101% che io e molti altri abbiamo principalmente tratto ispirazione da essi. Per quanto mi riguarda non ho mai disdegnato il disegno dal vero e le opere degli impressionisti i quali, guarda caso, si ispirarono per primi alle stampe giapponesi che giunsero in Francia come semplice carta da imballaggio per le ceramiche. Disney e Deviant art hanno fatto il resto.

La tua giovane età è stata condizionata dai fumetti e cartoni tv anni „90, quale tra questi ti senti legata ?

Sono fiera di dire di non essere fra quelle legate a Lady Oscar o Georgie, con tutto rispetto per queste opere che sono una pietra miliare del genere shoujo manga. Io

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sono già della generazione Dragonball e Rossana. Quest‟ ultimo in particolare ha cambiato la visione triste e deprimente che, da brava adolescente, avevo della vita che mi appariva davanti: genitori che si separano e compagni di scuola che ti prendono in giro perché guardi i “cartoni animati alla tua età” . Per forza di cosa o inizi a frequentare “ cattive compagnie” o l‟unico posto dove vai a rifugiarti, è proprio quello fatto di personaggi che combattono con un sorriso nonostante le avversità. Crescendo poi le mie attenzioni si sono rivolte a Fushigi Yuugi e alle opere di Yuu Watase, la quale mi ha fatto sognare con il suo genere fantasy/ romantico, alle opere di Ai Yazawa e a storie più cupe e ironiche ma altrettanto d‟impatto come Saiyuki di Kazuya Minekura di cui mi porto sempre nel cuore una frase del protagonista: “ Sei libero di morire in qualsiasi momento! Sappi però che nel momento in cui deciderai di morire le cose rimarranno invariate. Se invece decidessi di vivere, qualcosa potrebbe cambiare.

Osservando le tue illustrazioni denoto una grande energia cromatica, prediligi tonalità forti come gialli, arancioni, rossi che donano alle tue opere una grande vitalità. C‟è una motivazione per la scelta di queste colorazioni o

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solo un fattore di gusto personale ?

In realtà non calco molto la mano con i colori accesi perché ho sempre amato le tonalità pastello. Inoltre mi aiuto anche con i programmi di grafica per decidere quale livello di colore mi piace di più. In generale comunque sono un‟ amante della luce e della vitalità ecco forse perché rifletto tutto sui disegni specie quelli che so andranno in mano a un pubblico giovanissimo che sarà attratto da qualcosa di forte e luminoso come il loro spirito.

Tra i tanti lavori svolti, hai illustrato un fantastico libro per bambini “Fata Ventosa” della scrittrice Valentina Ilardo , raccontaci le tue emozioni di questa bella esperienza.

È un’ esperienza non ancora terminata, poiché mi sto già adoperando per illustrare il seguito di questa fantastica favola e altri racconti scritti da Valentina, quindi non mi allargo troppo. Vedere i tuoi disegni, sui quali hai passato mesi e mesi a lavorare, colorare, fotografare, girare, tagliare, provare e riprovare, stampati e tangibili è un’ emozione indescrivibile. Vedere poi le facce dei bambini che contenti comprano il tuo libro, che al momento stiamo vendendo tramite mercatini e conoscenze, è ancora più emozionante e ti ripaga di tante critiche che ti aspettano in futuro. Ma questa è la vita dell’artista.

Quanto lavoro c’è dietro a un’illustrazione ?

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Questo dipende dal giudizio e dall’ ispirazione dell’ artista. Per quel che mi riguarda un disegno completo che io possa giudicare “ accettabile” richiede almeno un paio di settimane di lavoro. Poi ovviamente quando hai la consegna vicino, cerchi di trovare un compromesso.

Illustrare è un po’ come raccontare una storia tramite immagini, espressioni e colori per fare tutto questo occorre più tecnica o più sensibilità ?

Io sono un’amante delle copie dal vivo e sono sempre pronta a scoprire tecniche diverse e a migliorare in base a ciò che la realtà o nel caso dei libri il narratore  mi mostrano. Certamente come il solfeggio per un musicista è indispensabile per un disegnatore, sia lo studio “ tecnico” di forme e costruzioni sia l‟uso dei materiali e tecniche pittoriche. Per quel che mi riguarda inoltre mi ritengo una persona con poca fantasia ma molto sensibile. Di conseguenza lascio che siano le parole ad ispirarmi e molto spesso riesco a cogliere ciò che proprio le parole non riescono a spiegare e sono spesso loro e i loro scrittori a far nascere il disegno dentro di me. In sintesi è bene usare sempre un giusto equilibrio.

Nell’era dei computer anche l’arte del disegno viene spesso sostituita da programmi digitali. Secondo te la fantasia perde di valore o e solo un altro modo di concepire l‟arte?

Mi capita spesso di sentire discussioni del genere anche se per l’epoca in cui viviamo è ovvio che si predilige il digitale per miliardi di motivi a partire da quello di non sprecare carta. Ma la fantasia e l’arte non centrano niente con i “ mezzi “ con cui li realizzi.

Matita gomma, pagina bianca hai tutto quello che ti serve: di te stessa cosa aggiungi ?

Devo avere sempre una macchina fotografica o un telefono a portata di mano perché il più delle volte per avere chiara una figura e non perdere tempo prezioso mi faccio delle foto e poi ricopio. Serie tv o qualcuno che ti tiene compagnia di persona ( rarissimo) o via Skipe poi sono l‟ideale per disegnare in tranquillità.

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Virginia il tuo più grande sogno ?

Andare in Giappone e girarmelo da cima a fondo per almeno un anno oramai sta diventando veramente un sogno pari a quello di volare. Emozionare il pubblico con i miei disegni e fare della mia passione il mio lavoro lo vedo già qualcosa di più fattibile.

Ultima domanda di rito per l nostra rubrica: che cos’è l’arte per Virginia Covoni?

A tal proposito vorrei citare un frase di Kandinskij che recita così: “ L‟arte è eternamente libera” e aggiungo personalmente: “ Se riesce a scatenare un emozione è arte!”

SE STATE CERCANDO UNA BRAVA ILLUSTRATRICE CONTATTATE VIRGINIA COVONI TRAMITE LA SUA PAGINA FACEBOOK 

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