Conosciamo meglio l’autrice Valentina Nizardo e il progetto di crowdfunding librario del quale è protagonista
Salve a tutti!
Oggi nel nostro angolo interviste ospitiamo Valentina Nizardo una giovane insegnante nonché autrice di vari libri il cui ultimo libro in lavorazione è protagonista di un progetto di crowdfunding con bookabook. Diamo tutti il nostro più caloroso benvenuto a Valentina Nizardo.
Benvenuta Valentina! Ti va di parlarci un po’ di te a livello personale in modo che i nostri amici possano conoscerti meglio?
Certo! Che dire di me… Sono una persona molto eclettica, mi piace fare di tutto: insegno lingua italiana e adoro tenermi sempre aggiornata sulle ultime novità in fatto di didattica; amo la musica soul, indie e punk-rock e vado spesso a concerti e a serate anni 60; adoro viaggiare e spendo la maggior parte dei miei risparmi in questo; faccio sport, bevo buona birra, leggo e scrivo da sempre…
Come nasce in te la passione per la scrittura?
Eh, bella domanda. Credo sia innata. Ho sempre cercato un modo per tirare fuori quello che provavo. Inizialmente, da veramente giovane, scrivevo poesie: di ogni genere e tipo.
Poi, purtroppo in concomitanza con la perdita di uno dei miei più cari amici, ho trovato nella scrittura uno sfogo ai miei sentimenti. E da allora non ho mai smesso di farlo, ma soprattutto per cercare di immortalare gli attimi nel loro essere unici e irrepetibilmente magici.
Ci puoi parlare dei tuoi primi libri? Come sono nati e quali sono stati, se ci sono stati, i tuoi autori di riferimento?
Come anticipato sopra i miei primi libri – Dormiveglia, Matilde e le rondini, Come il protagonista del mio libro preferito e Pausa, in vendita come ebook su Amazon – parlano molto di me e del mio vissuto personale, interiore ma non solo (anche se non sono del tutto una sorta di narrativa diaristica). A me piace definirli “spezzoni di vita, istantanee di momenti, di situazioni ed emozioni, di piccole porte aperte sul mondo che danno il via a meditazioni cosmico esistenziali e, più concretamente, a constatazioni grettamente materialistiche. Sono riflessioni sugli attimi e i momenti salienti di un giorno, di un anno, di una vita, che passano in genere inosservati agli occhi e alle mente dei più: un naviglio ghiacciato la mattina per andare al lavoro, un sorriso di un bimbo sul metrò, un fiore reciso appena sbocciato, una mano leggera fra i capelli. Parlano di quei momenti magici che rendono la vita degna d’essere vissuta. E anche dei momenti di dolore profondo senza i quali la vita non sarebbe tale.” Ma sono anche scritti per farsi 4 risate, proprio quando ridevo io!
I miei primi libri sono un insieme di tutto questo, romanzato e descritto da personaggi più o meno inventati.
I miei autori di riferimento? Beh adoro Fitzgerald che ho letto, riletto e riletto ancora e ai quei tempi leggevo solo lui. Ma non posso dire di averlo avuto come riferimento perché la mia scrittura era –ed è tuttora – totalmente diversa (e ovviamente non potrebbe mai essere alla sua altezza). In quegli anni ero fissata anche con Palahniuk, da cui forse ho ereditato una scrittura più diretta. Tra l’altro quando ho letto anni fa che per Fight Club si era ispirato al Grande Gatsby, ricordo che nel leggerlo mi erano venuti i brividi, come a confermare che aver tradito Francis per Chuck non era stata poi così una cattiva idea – anche se per me Fight Club non è il suo libro migliore.
Credo di aver fatto un salto di qualità nello scrivere molti anni dopo, dopo aver letto (riletto e riletto ancora!!) tutti i romanzi di Stefania Bertola, che non solo mi ha aiutata a capire tanto di me, ma anche a rendere quanto scrivo meno pesante (spero!)
Come ha detto di me Giancarlo Sammito
“Valentina una volta scriveva considerando la scrittura solo una valvola di sfogo; negli ultimi anni, rielaborando “il salvabile”, ha cercato una forma più scorrevole. Con la seconda edizione di Dormiveglia infatti quel salvabile ha trovato la via del salvataggio – o della salvezza – in una lieve elegia metropolitana, un distillato innocente come una pozzanghera o una lacrima.”
Passiamo ora a parlare del libro al quale stai lavorando in questo periodo. Quale è stata la molla che ti ha portato a scrivere “Bonjour”?
I viaggi!! Come ho detto io adoro viaggiare e assaporando ogni volta in un posto nuovo una nuova sensazione, ho iniziato a romanzarla dal punto di vista di una delle protagoniste. In realtà non avevo idea che sarebbero tutte confluite in un libro. Non sapevo nemmeno che si sarebbero incontrate! Ma nel corso degli anni queste ragazze sono diventate la voce del mio viaggiare (soprattutto di quando lo faccio da sola) ma non solo. Infatti per me questo mio Bonjour è una serie di sensazioni e immagini immortalate, come un flash ininterrotto che illumina le cose tanto da renderle per un attimo più brillanti.
Scrive ancora Giancarlo Sammito, le cui parole descrivono i miei scritti meglio di me, che “nei racconti brevi di Bonjour la levità della canzone e la poesia camuffata nell’immediatezza del quotidiano consentono il passaggio spontaneo dall’esperienza narrata alla sensibilità e all’interesse di chi legge. Anche qui l’apparizione balza fuori improvvisa, potrebbe essere un ricordo, una frase che abbiamo a lungo tenuto sul fondo.” In effetti queste ragazze e le loro storie sono un modo per riflettere (e farmi riflettere) su tante cose, ma talvolta anche solo per vivere l’attimo per quello che è senza perderselo pensando troppo appunto …
So che a “Bonjour” è legato un progetto di crowdfunding. Poi illustrarci di cosa si tratta e come funziona?
Non sarò mai grata a sufficienza a bookabook dell’opportunità che mi sta dando.
Anzitutto la loro idea sta rivoluzionando l’idea di editoria in generale e già questo è un regalo per noi esordienti. In più loro sono davvero unici. Ma andiamo per ordine. Bookabook è una casa editrice appunto che ha portato il crowdfunding nel mondo dei libri. Una volta passata una selezione, i libri selezionati appunto vengono messi in vetrina per sei mesi: se in questi sei mesi raggiungeranno il goal di vendite stabilito, il libro sarà pubblicato, questo senza chiedere contributi né acquisto di copie né altri contributi da parte dell’autore.
In che modo chi volesse può contribuire a finanziare il tuo lavoro?
Chi vuole contribuire può andare sulla pagina dedicata alla mia campagna https://bookabook.it/projects/bonjour/ e pre-ordinare il libro nel formato che preferisce: ebook o cartaceo. Se la campagna arriverà al goal, il sostenitore sarà informato passo passo sulle attività di bookabook per trasformare il manoscritto in un libro. E naturalmente riceverà la sua copia. Se la campagna non dovesse arrivare al goal gli importi versati saranno integralmente restituiti dalla piattaforma: il lettore non rischia nulla.
Oltre al progetto di crowdfunding attivato presso bookabook vi sono altri modi per poterti dare una mano nella realizzazione del tuo nuovo libro?
Sostenere il progetto di crowdfunding significa pre-ordinare una copia, ma non solo. Chi vuole aiutare Bonjour può fare di più. Infatti è fondamentale attivare un passaparola, condividere sui social e parlarne con gli amici. Ecco, se ogni sostenitore prendesse l’impegno di far leggere l’anteprima a cinque, dieci persone, in breve tempo si allargherebbe la comunità di lettori. Perché il crowdfunding è soprattutto questo: creare una comunità di lettori attorno a un libro. Senza comunità un libro non vive.
Infine se ti va lascia qualche tuo contatto per poterti seguire e contattare.
e-mail: valeniz@yahoo.it
valeniz ebook
twitter: valeniz76
(non so se metterlo perché non lo uso mai)
Grazie di cuore della cortesia e della disponibilità e in bocca al lupo per tutto!
Per qualunque cosa non esitare a contattarmi, mi raccomando!
Grazie ancora!