A scuola: celiachia e pediatria

Da Gftl

Il fatidico giorno è arrivato: SI  RITORNA FRA I BANCHI DI SCUOLA !!

L’esercito di insegnanti, maestri, professori, studenti, mamme e genitori tutti,  sono pronti, con zaini, astucci, merendine e quaderni, per rompere le righe in tutta Italia…giorno più giorno meno.

I primi a rientrare tra l’8 e l’11 settembre sono stati i ragazzi della Val d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Abruzzo e Molise; mentre in  quasi tutta Italia si è ritornati a scuola il 15 settembre. Ieri infine è stata la volta degli ultimi: Puglia e Sicilia.

Lo scorso anno abbiamo voluto dedicare il nostro editoriale, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, a tutte le mamme dei piccoli celiaci (e non), regalando alcuni piccoli consigli su come gestire l’ingresso del proprio figlio a scuola:

– ricordiamo infatti di instaurare una buona relazione comunicativa con gli insegnanti affinché comprendano le semplici esigenze di un bambino celiaco, senza creare troppi allarmismi;
– lavorare su una buon rapporto di comunicazione con i propri figli;
– in contesti nuovi (l’inizio delle elementari o medie) cogliere ed organizzare momenti (feste, pomeriggi studio) di condivisione sglutinati (merenda o cena senza glutine per tutti o anche diversificata ma senza eccessive sottolineature!!) affinchè i ragazzi possano meglio inserirsi nella relazione con i pari…(qui l’articolo).

Quest’anno invece vogliamo dedicare questo nostro articolo ai presidi, ai maestri, agli educatori, agli psicologi e a tutto il personale scolastico che con i nostri figli lavora giornalmente, perchè la scuola, si sa, dopo la famiglia, diventa un contesto importante per il loro sviluppo…diventa la loro seconda casa!
E come tale, la scuola dovrebbe aver “cura” dei ragazzi. Non soltanto dal punto di vista della loro formazione ed educazione scolastica.
Spesso, insegnanti, e personale scolastico in generale, sono chiamati ad aggiornare le loro competenze tecnico-professionali per svolgere al meglio ed in modo competitivo la loro professione (nuovi modelli di insegnamento, nuove tecniche laboratoriali, ecc). Tuttavia, delle volte vengono tralasciati, dalla formazione continua, degli aspetti fondamentali dello sviluppo dei ragazzi a scuola, come per esempio può essere l’affrontare e il vivere giornalmente con il fatto di essere celiaci, diabetici, asmatici o quant’altro.

A questo proposito vogliamo presentarvi l’idea del dott. e docente universitario Carlo Fundarò che con il suo libro “La Pediatria entra in classe” (ed. Vita&Pensiero) invita a riflettere coloro che dell’universo scuola fanno parte a responsabilizzarsi e “auto-formarsi” su diverse problematiche relative all’età pediatrica e adolescenziale.
Nel libro vengono presentati infatti temi relativi alla nutrizione: come ad esempio  l’obesità, come le scelte alimentari, in età prescolare e scolare, siano fortemente influenzate dal gruppo dei pari e da modelli comportamentali forniti dalla TV.

Nel libro vengono anche affrontate tematiche relative alle famiglie multiproblematiche come per esempio i bambini maltrattati, i figli di tossicodipendenti o alcolisti, i bambini/ragazzi immigrati.

Fundarò delineando i problemi che possono caratterizzare lo sviluppo di questi ragazzi offre agli insegnanti ed educatori uno strumento, un modo di osservare e ascoltare, più attento che gli permetterà di identificare eventuali situazioni di rischio.

IL nucleo centrale del libro è ampiamente dedicato alla descrizione delle malattie croniche, con un linguaggio semplice ed esaustivo. Si parla ad esempio di asma, di fibrosi cistica, di diabete mellito di tipo 1, di artrite idiopatica giovanile, leucemia ed anche celiachia. Di ciascuna di esse oltre a tracciarne i sintomi, la diagnosi e la terapia, Fundarò definisce le possibili problematiche psicologiche e sociali di questi ragazzi, con le quali l’insegnante o l’educatore potrebbe confrontarsi.

Nel caso della celiachia, la maggiore difficoltà si riscontra nell’essere rigorosi nell’adozione della dieta senza glutine, soprattutto per gli adolescenti. Ed è proprio su questo che insegnanti ed educatori dovrebbero vigilare e lavorare. Genitori, insegnanti ed educatori possono, ad esempio, sin da subito, insegnare cosa è possibile mangiare e cosa no, o insegnare a riconoscere il simbolo della spiga sbarrata. Inoltre, aggiungiamo noi, è importante favorire momenti di scambio, contesti laboratoriali e di gioco in cui i bambini/ragazzi possano conoscersi e confrontare le loro abitudini alimentari.

Il libro offre dunque uno spunto di riflessione pratica per promuovere una scuola che basa il suo intervento con i ragazzi sulla collaborazione multidisciplinare (insegnanti, educatori, psicologi e medici), una formazione degli insegnanti e non solo, più attenta ai bisogni specifici di ogni bambino, ma vogliamo aggiungere noi, senza per questo ghettizzare o etichettare, ma promuovere la diversità di ciascuno sperimentandola e condividendola in gruppo.

Quindi auguriamo a tutti BUON LAVORO e BUONA MERENDA SGLUTINATA!!

Foto: tratte dal web


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