Premessa: una blogger è sempre una blogger (per quanto tautologico, è importante che teniate bene a mente questo concetto prima di proseguire nella lettura).
E così quando una blogger si iscrive a un corso di cucina (se vi state domandando quale corso sto seguendo, leggete qui) è quasi automatico che ad ogni lezione scatti il suo naturale istinto da blogger. Beh, a dir la verità alla primissima lezione ho tenuto a freno tale istinto… diciamo che mi sono fatta qualche scrupolo e non me la sono sentita di tirare fuori l’inseparabile smartphone per fotografare certe prospettive che avrei voluto ricordare… quegli aspetti che invece in un blog tour, ad esempio, avrei immortalato senza remore
Tagliatelle con farina di grano saraceno integrale e farina di kamut
Tuttavia, io sola ero consapevole del fatto che, mentre scattavo le foto, nella mia testa stavano già prendendo forma le parole che avrebbero accompagnato le immagini in un post sul blog. Per gli altri, ero semplicemente una di loro: esaltata – come tutti – dal fatto di essere riuscita a impastare e stendere la sfoglia completamente da sola e orgogliosa del risultato finale. Tanto orgogliosa da prendere in mano lo smartphone e fotografare – come tutti – il prodotto del nostro impegno individuale. Mancava solamente un hashtag condiviso e un po’ di live tweeting e poi potevamo fingere di essere tutti a un blog tour dall’autentico sapore romagnolo
Quadretti in brodo
Ecco quindi che quelle del corso diventano per me le due ore più spensierate e produttive di tutta la settimana. Per di più, riesco anche a rubare qualche scatto per raccontare questa mia nuova passione sul blog: quando si dice unire l’utile al dilettevole… mhhh, no… questo è proprio unire dilettevole e dilettevole
Forse qualcosa sto imparando
Al di là del costo non proprio contenuto delle farine integrali e biologiche (si va dai 2,50 € delle suddette farine fino ai 7,00 € per mezzo chilo di farina di quinoa, per esempio), una volta ogni tanto ci si può anche concedere di preparare una sfoglia integrale. Io, per esempio, dopo essermi trovata a preparare una sfoglia di kamut e una di grano saraceno, ho già deciso che mi cimenterò molto presto nella preparazione di un piatto che adoro: i pizzoccheri alla valtellinese, una pasta fresca proprio a base di grano saraceno. Questa sera invece saremo alle prese con le paste ripiene: tortelli, ravioli, cappelletti, cappellacci e chi più ne ha più ne metta… chissà, magari torno a casa con nuove idee e ricette da suggerirvi per la prossima settimana
Stay tuned…