Flotte di tacchettine la scorsa domenica
pomeriggio si sono recate presso la Jojà Accademy. L’obbiettivo comune?
Scoprire tutti i segreti per avere la giusta “falcata” pur indossando il
temutissimo quanto amato, tacco 12.
La nostra
mentore è stata Veronica Benini, aka
Spora.
Una donna che dinnanzi alle difficoltà che la vita ti pone, non si è arresa. Ha
deciso di non soccombere a quel male
ma ne ha fatto uno sprono per ritrovare una femminilità ormai sopita. Così da
ingegnere a tempo pieno in quel di Parigi, Veronica ha smesso panni seri per
indossarne di più frivoli. Parrucca bionda ossigenata e labbra rosse, un
pizzico di (auto)ironia e tanta simpatia. E’ così che dal suo blog nato per
gioco, in un battito di ciglia si è ritrovata a portare in giro per l’Italia il
suo mantra. Il segreto per imparare a stare sui tacchi con disinvoltura e
assoluta femminilità. Nasce lo stilettoaccademy e i suoi workshop sono seguitissimi.
Da lì a poco Veronica diventa scrittrice: Tacco12
è un manuale alla portata di tutte in cui una simpatica fatina bionda insegna
alla maldestra Marta come calzare stiletti&co.
E lo Stiletto
Accademy tour è approdato anche nella mia bella Sicilia che per l’occasione ha
scelto un luogo speciale. La sede della
Compagnia della Bellezza, la Jojà Accademy.
Ad accoglierci un team esperto che nei vari tavoli tematici creati ad
hoc per l’evento, ci ha svelato tanti trucchi e nozioni sull’ hair styling,
colore e taglio di capelli con la
collaborazione dei prodotti L’Oreal. Ma non solo. Abbiamo imparato i segreti
per un perfetto smokey con l’ausilio della makeup artist Teresa Musarra e
abbiamo potuto ammirare la bellezza degli smalti Essie. Per un pomeriggio
all’insegna della bellezza e della femminilità.
Poi tutte
insieme (oltre 95 donnine) ci siamo recate in un’altra sala nell’attesa che
lei, la nostra Spora ci svelasse ogni
trucco. Prima però abbiamo avuto il piacere di conoscere Salvo Filetti,
co-founder della Compagnia della Bellezza e famoso hair designer oltre che padrone di casa. Dopo aver visto il suo
estro all’opera grazie ad un filmato in cui Mister Filetti si prendeva cura
della capigliatura della bionda più famosa, la Barbie, ci ha deliziato con la
teoria del face code. Ogni viso ha le
sue caratteristiche e proporzioni e proprio per questo occorre metterlo in
risalto con il giusto taglio. Perché si sa, i capelli incorniciano il nostro
viso donandogli carattere ed unicità e rendono ogni donna speciale e sempre
diversa.
Poi abbiamo
assistito ad una dimostrazione pratica delle teorie esposte con un taglio in
diretta su una cavia d’eccezione, la simpatica Valeria Benini. Da ragazza timida ed impacciata col suo
abitino bianco stretto in vita da una cinta rossa, stiletto Zara anch’esso
rosso, capelli un po’ arruffati che le accarezzavano dolcemente il viso,
nascondendolo però, si è trasformata in un lampo in una ragazza in perfetto
stile francese. Capelli corti sino alla
nuca e sapienti giochi di volume le hanno conferito un’aria più sbarazzina e
molto chic.
E’ stata una
giornata molto fruttuosa dal punto di vista delle nozioni assimilate. Dopo aver
capito di avere un ovale perfetto alla Julia Roberts (peccato io non le somigli
affatto) ho imparato tanto sugli amatissimi quanto scomodi tacchi.
Ho capito
quale deve essere la giusta postura per avere un portamento elegante e sensuale
e quali sono gli errori da evitare assolutamente.
La testa
deve essere in asse con i tacchi. A muoversi per prime devono essere le gambe
con un sapiente gioco di anche – quasi a doversi sedere su quest’ultime – simulando un movimento ondeggiante, quasi
ammiccate. Ma decisamente meglio della classica camminata da gallina – testa
che va avanti e indietro nella speranza di trovare il giusto equilibrio – gambe
pensanti e leggermente piegate e schiena ricurva in avanti che farebbero
sembrare anche la più bella delle belle, un tacchino
monco. Non esattamente quello che vogliamo, no?
Ho scoperto
qualche trucco per far riposare piedi doloranti durante una serata da tacco-no-stop e che non sempre l’assenza
di tacco equivalga a scarpa comoda. Bandite le tanto osannate ballerine (a
proposito, lo sapete che ogni volta che ne indossate un paio, muore una fata? Spora docet! Io vi ho avvertite …) e le
infradito, definite dalla stessa Veronica, scarpe
killer al pari delle classiche décolleté senza plateau.
Foto tratta da Jojà Accademy fan page
Ho scoperto
qualche trucchetto per prendersi cura dei nostri piedi e a quali patologie si
può andare incontro. Ho capito che devo acquistare al più presto un paio di
calze contenitive antitrombo. Lo sapevate che sono un valido aiuto sia in caso
di cattiva circolazione che per aiutare le gambe doloranti a riprendersi prima?
Bene, adesso lo sapete!
Ho imparata
a conoscere il cuore delle scarpe e a
come prendersene cura.
Ho sfatato
qualche mito come quello che nel caso di suola eccessivamente liscia questa non
va grattata/graffiata come si pensa.
Le scarpe sono come delle creature che vanno coccolate. Quindi quando
acquisteremo il nuovo paio di Loubutin – emh, si lo so, nei miei sogni … ma
almeno concedetemi di sperare, no? – portiamole dal nostro calzolaio di fiducia
per un restyling: suola vibrant e
sostituzione del gommino che deve essere rigorosamente di caucciù. Così le
nostre scarpe avranno lunga vita … e allontaneremo il rischio di finire con le chiappe al suolo!
E cosa
importantissima da fare quando si acquista un nuovo paio di stiletti (proprio
per evitare di rompersi una caviglia) è controllare che il tacco sia in asse. Se non lo è, lasciate la scarpe esattamente dove
si trova: sullo scaffale.
E’ stato un
pomeriggio intenso e divertente. Un momento tra donne e per sole donne. Un
momento serenamente frivolo.
E per chi si
stesse chiedendo perché fare tutta questa fatica? Beh, come direbbe Veronica, perché il tacco mette il culo là dove deve stare: su un
piedistallo!
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