A Settembre il solito marasma

Creato il 22 agosto 2012 da Pedagogika2
Settembre sembra sempre uguale, ad un anno dall'anno scolastico precedente alla riapertura delle scuole si ripresentano sempre ed inesorabili gli stessi problemi, anche quest'anno gli argomenti di discussione sono gli stessi ossia: i problemi delle risorse, degli organici, le proteste dei precari, il caro libri. Ma le denunce riguardano anche la scarsa sicurezza degli edifici scolastici. Molti dei quali hanno bisogno di manutenzione, ordinaria e straordinaria. In attesa dell’anagrafe nazionale dello stato dell’edilizia scolastica (lo attendiamo ormai inutilmente da troppo tempo).
Ogni anno studenti e genitori si trovano a dover porre le stesse domande ma le risposte spesso non arrivano. Le scuole italiane sono troppo vecchie e fatiscenti, ma le cose continuano ad andare così, le risorse é vero sono poche e spesso mal utilizzate, ma é anche vero che molti presidi e direttori didattici non accettano e non lo farebbero mai, l'aiuto di genitori e studenti volontari che ad esempio si proponessero di occuparsi di qualche manutenzione, foss'anche quella di cambiare qualche maniglia. Purtroppo, la scusa ufficiale é che  nel caso in cui succedesse qualcosa i "volontari" dovrebbero essere coperti dall'assicurazione. Io rispondo: e se succede, invece -come già accaduto- che una scuola cade mentre gli studenti sono in aula, chi ne risponde? Bisogna aspettare un altro dramma per cambiare il modo di fare di questa società burocratizzata? Nel frattempo, però mentre bambini e adolescenti si siedono su sedie rotte, non a norma e su banchi di fòrmica, in aule con finestre non a norma e con lavagne dove si scrive ancora con il gesso, ci si impegna e non poco per un piano di diffusione della LIM (Lavagne Multimediali Interattive) con tanto di preparazione degli insegnanti destinati al loro uso.  La LIM, infatti,  è una tecnologia per visualizzare ed interagire con contenuti e strumenti in formato digitale quali i  testi, le  immagini, le animazioni, i video e i  software.  In altre parole è uno schermo interattivo sul quale sono proiettati i contenuti di un computer collegato ad un proiettore, dove i file selezionati  possono essere aperti, modificati, collegati, salvati e cancellati. Nei modelli più recenti il proiettore è integrato alla lavagna attraverso opportuni sostegni metallici. Peccato però, che la tecnologia LIM é già superata dal nuovo che avanza, ovvero  il proiettore interattivo ad ottica corta. Questo  proiettore speciale. può trasformare qualsiasi piano di proiezione in una superficie interattiva, controllando tutti gli aspetti di un corso o di una lezione. Quindi una qualsiasi parete di un’aula scolastica può diventare un piano di proiezione, potendo fare a meno dello schermo interattivo, con un conseguente notevole risparmio economico.Il proiettore interattivo ad ottica corta costa circa i due terzi di una LIM, ed il suo prezzo nel tempo  ha un trend fortemente ribassista. Il segreto per scrivere delle note sopra le  immagini proiettate sulla parete  è  un pennino ottico con un puntatore dotato di un trasmettitore a infrarossi. Per attivare questo pennino ottico basta tenerlo premuto contro la superficie  della parete, onde  generare un segnale a infrarossi che viene “catturato” da una telecamera posta di fronte al proiettore. Il segnale viene trasferito al computer, e immediatamente visualizzato sull’immagine.Oggi questa particolare funzione è disponibile sia  per i sistemi Windows XP (versioni superiori) sia per quelli  Mac OS X. E’ importante che le scuole analizzino bene l’evoluzione tecnologica dei dispositivi per fare didattica innovativa, cercando di ottimizzare il rapporto qualità prezzo dei sistemi da acquistare. Sempre in questo marasma però, ci rendiamo conto che alla fin fine, la tecnologia a scuola arriva moooolto lentamente, ed ecco che allora ci si industria per aumentare i costi di libri cartacei e set scolastici che con variazioni anche notevoli nelle grandi città, solitamente si aggirano intorno ad un 3%.Aggiungiamo a tutto questo: il caos delle nomine degli operatori del settore, gli studenti sul piano di guerra per lo spending rewiev, il pasticciaccio del TFA, l'immissione in ruolo dei vecchi vincitori di concorso del secolo scorso (ossia del concorso 1990 e 1999) anche quelli senza un giorno di precariato, ed il cocktail é fatto.Il vero problema alla fin fine è che si è lasciato fuori da tutto questo, il soggetto dell'educazione: ossia bambini, ragazzi e giovani adulti che nella scuola ci "abitano" ogni giorno per 6, 8 o più ore. Non si tiene mai conto delle loro vere esigenze, loro sono soggetti, ma in realtà vengono utilizzati come "oggetti" dalla scuola. Sono oggetto di verifica, di selezione, di studio ma non sono mai soggetti attivi nella costruzione del loro percorso di conoscenza. Spesso sono un mezzo su cui passare per trovare una poltrona od un posto di lavoro sicuro. Tutto il resto viene lasciato fuori, od in disparte. Le loro paure, angoscie, timori, dubbi. Oramai esiste anche una tendenza alla patologizzazione del mal di scuola, e non sono in pochi a "giocare" al "piccolo psicologo" e, crescono puntualmente le (fanta)diagnosi di iperattività, della sindrome del deficit di attenzione, discaculchia, dislessia e chi più ne ha più ne metta. Ma molte di queste (fanta)diagnosi sono false poiché fatte non da veri psicologi infantili, scolastici, psichiatri o pediatri ma sono il frutto puro e semplice che porta l'operatore scolastico poco preparato, a trovare all'esterno le cause di problemi che spesso si "curano" con adeguate tecniche pedagogiche, senza farmaci e senza l'intervento di lunghe e costose terapie psichiatriche o psicologiche.Scusate il sarcasmo ma purtroppo c'è poco da ridere, le notizie son vere e non frutto di fanta-elucubrazioni.