Una gita a MilanoL’avevamo scoperto già dalle prime edizioni de La Vie en Rose quanto ci piace stare insieme. Solo, le possibilità di farlo sono realmente poche e da un anno all’altro la nostalgia è forte. L’amicizia si è consolidata in affetto reciproco, tra le Rose nostre. Una nostalgia che ci spinge a tenere un contatto quotidiano. Condividiamo molto, come le lettrici/amiche di facebook avranno constatato. Per esempio i link che propongono interviste e ciò che promuove le reciproche fatiche letterarie. Ma anche la comprensibile ansia che precede l’uscita di un romanzo fresco di stampa firmato da una di noi. Siamo italiane e si sa che ci sono lettrici che preferiscono la narrativa straniera.
Poi, senza averla programmata, capita l’occasione di riabbracciarci prima dell’evento VeR e così chi può si organizza, perchè a sorpresa si prospetta un raduno pomeridiano di Rose, anche se parziale. Theresa Melville viene nel profondo nord per due giorni e il punto di incontro è Milano. Io Miriam Formenti, Carla Maria Russo e Viviana Giorni ci diamo appuntamento al multicenter Mondadori. Il mio treno ha un ritardo di circa un’ora.Vi lascio immaginare i sacr..enti della sottoscritta, ma dovevo immaginare che era solo l’inizio. Scendo dall’intercity in Centrale e il sorriso di Miriam rischiara la giornata. Per poco. Ci siamo dovute inerpicare lungo un’infinità di scalini al fine di riemergere dalla Metropolitana e scorgere la luce. Le scale mobili, e ti pareva, quel giorno erano un optional. Nel senso che ci esci a piedi o resti lì sotto. Cara grazia scarpinare. Miriam voleva farmi ammirare il panorama della città dalle terrazze del Duomo, ma per arrivarci in ascensore sono 12 dicasi 12 euro. L’alternativa è salirci a piedi. Abbiamo rinunciato optando per la Rinascente. Uno spettacolo! Si respira già aria di Natale e al settimo piano entrambe restiamo attonite davanti a un assortimento di scarpette di cioccolata e pasta di mandorle da lasciarci appiccicati gli occhi. Ho pensato d’acchito a Juneross e alla sua passione per le calzature. Le ho fotografate, consapevole di renderla felice.
Grazie a Carla Maria, Miriam, Theresa e Viviana. E grazie a Juneross che ha permesso a tutte noi di fermarne il ricordo in questo blog aperto a tutte noi.