Quando Capitan Phillip buttò l'ancora nel porto di Sydney nel 1788 e decise che qui sarebbe sorta la nuova colonia inglese, The Rocks non era che un'area di, bhè, rocce appunto. Un intero promontorio di rocce arenarie su cui gli ufficiali inglesi spedirono i prigionieri di Sua Maestà affinché si costruissero degli alloggi. Più facile a dirsi che a farsi, considerando la durezza della roccia, l'assenza di strumenti adatti, ma soprattutto l'inesperienza dei prigionieri per questo tipo di attività.
Ma ben presto i convicts fecero di necessità virtù e nacque il primo stabilimento a The Rocks. Abbarbicato sulle rocce ed esposto agli elementi, questo tipo di sistemazione non faceva però per gli ufficiali e gli alti funzionari della colonia, che decisero di stabilirsi più in piano. E così The Rocks, abbandonato a se stesso e in mano ai prigionieri, acquistò ben presto una cattiva fama: rinomato bassofondo, frequentato da marinai e prostitute prima, e controllato dalla gang Rocks Push poi, questo quartiere mantenne la sua brutta reputazione fino al 1870.
Nel 1900 un'epidemia di peste bubbonica colpì Sydney, e The Rocks venne barricato e tagliato fuori, affinché i residenti potessero pulire, disinfettare e fumigare i palazzi. Per fortuna però, passata l'epidemia, l'isolamento di questo quartiere terminò, quando il governo centrale si riappropriò di tutto il lungo mare, da Circular Quay a Darling Harbour. Quasi 4000 case, moli, fabbriche, magazzini, uffici e pub che si trovavano in uno stato di abbandono e decadimento vennero ispezionati, e centinaia vennero demoliti.
Purtroppo il progetto di rivalorizzazione del governo venne brutalmente fermato dalla prima guerra mondiale prima, e dalla seconda poi. Fu solo negli anni '60 che finalmente si poté ricominciare a parlare di riqualificare l'area e le demolizioni ricominciarono. Ma i grandi piani del governo per demolire i vecchi palazzi e ricostruirli come palazzi ad alta densità trovarono l'opposizione dei residenti, che temevano un rialzo degli affitti. Ci fu un tira e molla tra residenti e governo per quasi 20 anni, ma alla fine i residenti vinsero e il governo si impegnò a restaurare gli edifici esistenti e a trasformare The Rocks nel quartiere turistico-commerciale che è oggi.
Itinerario consigliato: arrivate da circular quay, e addentratevi nelle viette di The Rocks partendo da Argyle Street. Da qui prendete Kendall Lane o Playfair Street, fino a trovarmi al Caminetto (ristorante italiano). Sulla vostra sinistra troverete una porticina che conduce a un sottopassaggio che vi congiunge a Gloucester Walk passando da alcune rovine delle prime case dei convicts. Fermatevi un attimo qui a riflettere su quanto fossero piccoli questi alloggi, e poi proseguite lungo Gloucester Walk fino alle scale dell'Harbour Bridge su Cumberland Street. Vi consiglio caldamente una passeggiata lungo il ponte, almeno fino a metà, per godere di una vista meravigliosa sull'Opera House e sulla città. Finita la passeggiata sul ponte, riscendete le scale fino a Cumberland Street e proseguito lungo Gloucester Street. Dopo 100 metri sulla vostra destra troverete altre rovine, e sulla vostra sinistra Susannah Place Museum. Scendete le scale (Cumberland Steps) fino a Harrington Street e da lì, a pochi metri sulla destra troverete altre scale (Globe Street) che vi ricondurranno a Circular Quay. Se poi avete tempo e voglia potete percorrere la Nurses Walk, che si addentra tra le viette di The Rocks.