C'era una volta, in un paese lontano lontano, un minuscolo Regno chiamato Regno Unito, per la sottoscritta uno dei posti -anzi, IL posto- più belli al mondo per una lunghissima serie di motivi che per elencarli tutti scrivere un poema epico in pentametri giambici non sarebbe abbastanza( la storia, la cultura, LA PIOGGIA sono solo alcuni degli infiniti punti segnati sulla lista); quel Regno, unico nel suo genere, ha ad oggi fra i suoi innumerevoli meriti anche quello di godere di una classe attoriale straordinaria, capace di passare dal dramma shakespeariano al blockbuster hollywoodiano alle sitcom con naturalezza e classe invidiabili, tratto distintivo assolutamente non scontato e centralissimo per chi scrive.
Questa premessa era necessaria per introdurvi il personaggio del giorno ( o sarebbe più corretto dire più o meno degli ultimi 2 anni),quell' attore camaleontico e impeccabile che con la sua interpretazione di Sherlock Holmes ha letteralmente sconvolto la sottoscritta e molti altri non sottoscritti: parlo, ovviamente, di Benedict Cumberbatch, il nostro british gentleman preferito dalla voce da brivido la cui carriera è finalmente e meritatamente decollata in direzione delle vette più alte possibili, con immenso danno economico per chi sta cercando di recuperare tutta la sua filmografia precedente in DVD.
In occasione dell'uscita di Star Trek Into Darkness, dove interpreta un villain coi controfiocchi in perfetto british style, ho avuto modo di scrivere un approfondimento per Cinefilos.it sul "personaggio" Ben e sulle tappe più importanti della sua carriera attoriale: se volete saperne di più su lui, o state ancora ponderando se recuperare o meno lo Sherlock BBC( ma che scherzate? Correte a recuperare SUBITO), o vi state forse chiedendo perchè invece di schierarsi con Kirk e Spock alcuni si siano messi a tifare gioiosamente per l'abbattimento dell'Enterprise, potete venire a leggere il mio pezzo qui: un po' di fangirlamento fa bene alla salute(Ben, we love you, it's inevitable) e soprattutto vi assicuro che ne vale la pena, because I'm very proud of my work ;).
Leggi su Cinefilos.it: Benedict Cumberbatch : un altro mistero per Sherlock Holmes
Ps: il bonus "Piercing and beautiful eyes" dell'immagine sopra era sacrosanto. Enjoy!
UPDATE: dato che questo post sembrava ancora decisamente incompleto e poco Benedetto, ho deciso di riportare l'intero pezzo qui sotto. Enjoy again! ( more pictures included ;))
Benedict Cumberbatch: un altro mistero per il grande Sherlock Holmes
La fama è una fiamma capricciosa e mutevole: alcuni la vedono accendersi in fretta in gioventù e consumarsi troppo presto, altri riescono a proteggerla dalle intemperie e a coltivarla negli anni fino a trasformandola in una stella preziosa e duratura; altri ancora, la scorgono in lontananza ma continuano a camminare con calma sul percorso, certi che prima o poi il treno delle opportunità li porterà più vicini alla meta.
Benedict Cumberbatch, trentaseienne attore britannico con occhi chiari dal colore indefinibile e un volto scolpito, rientra senza dubbio in quest'ultima categoria: abbiamo imparato a riconoscere la sua profonda voce baritonale grazie a Sherlock, la serie della BBC che ha portato lo Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle nella Londra del 21° secolo divenendo un vero e proprio cult, ma se sono state le vertiginose deduzioni del detective ad attirare l’attenzione di pubblico e critica sulle sue grandi capacità( di certo non una novità nella rosa della splendida classe attoriale inglese), Benedict si era già costruito una carriera di tutto rispetto nell’arco di quasi dieci anni, riuscendo a collezionare non poche interessanti collaborazioni e attendendo con pazienza l’occasione della vita.
Londinese doc, Benedict Timothy Carlton Cumberbatch nasce nella Capitale britannica il 19 luglio 1976 dagli attori Wanda Wertham e Timothy Carlton(originariamente Cumberbatch), entrambi attivi in teatro e in televisione( la madre è stata anche in alcuni episodi di Doctor Who, l'immortale serie di fantascienza della BBC): conoscendo la difficoltà e l'incertezza del mestiere, i genitori tentano di assicurare al figlio un futuro solido iscrivendolo presso la prestigiosa Harrow School di Londra, nella speranza che scelga successivamente di intraprendere la professione legale.Iniziando a frequentare i palcoscenici scolastici Benedict scopre però la passione per la recitazione e capisce di aver trovato la sua strada, riuscendo in fine a persuadere anche la famiglia della bontà del suo proposito: terminati gli studi superiori, dopo un anno di pausa impegnato a insegnare inglese in un monastero buddhista, si iscrive all'Università di Manchester laureandosi in drammaturgia, prima di approdare infine alla London Academy of Music and Dramatic Arts(LAMDA).
Inizia presto una lunga gavetta che lo vede spaziare fra ruoli più o meno rilevanti alla radio, in teatro e in televisione, ma è con il film per la tv Hawking (2004) che Benedict riesce a farsi notare e a ottenere la prima nomination ai BAFTA Television Award, prestigiosi premi per la televisione assegnati nel Regno Unito: nella produzione BBC, l’attore interpreta con passione il giovane cosmologo Stephen Hawking, esplorando il costante contrasto fra il rapido progredire della sua malattia invalidante e i primi grandi traguardi accademici a Cambridge.
Il 2006 gli regala invece il cinema grazie a un piccolo ruolo nella commediaIl Quiz dell'Amore( Starter For Ten) dove recita per la prima volta a fianco di un giovaneJames McAvoy, e ad Amazing Grace,film in costume diretto da Michael Apted con Ioan Gruffudd e Michael Gambon dove interpreta il Primo Ministro inglese William Pitt il Giovane, personaggio chiave nella battaglia combattuta da William Wilberforce alla fine del 18° secolo per l'abolizione della tratta degli schiavi in Inghilterra.
Nel 2007 veste i panni di Paul Marshall, impunito stupratore dagli occhi di ghiaccio nato dalla penna di Ian McEwan in Espiazione(Atonement) di Joe Wright dove ritrova James McAvoy: alle prese con un personaggio elegante e pur estremamente viscido, Benedict regala un’ottima prova che si rivelerà un tassello essenziale per la sua carriera.
L'anno seguente è sul set con Scarlett Johansson, Natalie Portman ed Eric Bana ne L'Altra Donna del Re( The Other Boleyn Girl), diretto da Justin Chatwick e tratto dal romanzo best seller di Philippa Gregory: il suo ruolo è quello di William Carey, impacciato marito della bella Maria Bolena(Johansson) spinto dalla famiglia a lasciare che la moglie diventi l’amante del Re D'Inghilterra Enrico VIII(Bana).
Dopo ulteriori apparizioni televisive( delle quali la più degna di nota è senza dubbio il documentario Van Gogh: Painted With Wordsdove interpreta il tormentato ruolo di Vincent Van Gogh) e alcune produzioni indipendenti, l’anno della svolta per Cumberbatch è certamente il 2009, quando dopo aver visto la sua performance in Espiazione Steven Moffat e Mark Gatiss(rispettivamente già showrunner e sceneggiatore di Doctor Who) si convincono che Ben sia l'unico Sherlock Holmes possibile per la loro reinvenzione contemporanea del personaggio: grazie all’incredibile fedeltà all’essenza dell’opera di Doyle e alla grande chimica con Martin Freeman, scelto per interpretare Watson dopo una lunga ed estenuante ricerca, la serie funziona a meraviglia e con soli tre episodi a stagione( le riprese della terza sono attualmente in corso) ottiene un successo ben oltre qualsiasi aspettativa. Il ritratto del detective, passato nell’arco di 2 stagioni dall’imperturbabile razionalità di un sociopatico al desiderio di sacrificare la propria gloria intellettuale per difendere le persone amate, ha macinato ascolti in patria e continua a raccogliere sempre nuovi fan e spettatori in tutto il mondo: Sherlock Holmes regala al suo interprete anche 2 nomination ai BAFTA e soprattutto agli Emmy e ai Golden Globe.
Dopo Sherlock, le chiamate illustri non tardano ad arrivare: nel 2011 viene presentata al Festival di Venezia La Talpa(Tinker, Tailor, Soldier, Spy), raffinata spy story ambientata in piena Guerra Fredda tratta dall’omonimo romanzo di John Le Carrè e diretta dal regista di Lasciami Entrare Tomas Alfredson: nella cupa Londra del 1963 Benedict interpreta Peter Guillam, agente dell'MI6 e braccio destro dell’ex capo del dipartimento George Smiley(Gary Oldman), impegnandosi nella ricerca dell’infame spia sovietica infiltratasi nei servizi; con lui, un cast di eccellenze britanniche come Gary Oldman, Colin Firth, John Hurt,Tom Hardy e Mark Strong.
Poco tempo dopo, Cumberbatch carica la cavalleria all'assalto del fronte tedesco all’inizio della Prima Guerra Mondiale recitando inWar HorsediSteven Spielberg, dove interpreta l'orgoglioso Maggiore Jamie Stewart a fianco del collega Tom Hiddleston(Thor, The Avengers, Only Lovers left alive).
Nemmeno Peter Jackson rimane indifferente al fascino dell'attore: mentre al fido Watson Martin Freeman viene affidato il ruolo di Bilbo Baggins nella nuova trilogia tratta daLo Hobbitdi J.R.R Tolkien il nostro Sherlock Holmes mette la sua voce da brivido, già costantemente sfruttata in patria a colpi di radio drammi e spot pubblicitari, a servizio di ben due ruoli: il Drago Smaug, responsabile della cacciata dei Nani dal Reame di Erebor per appropriarsi del loro tesoro e persino il Negromante, precedente incarnazione di Sauron, di cui abbiamo avuto un brevissimo assaggio neLo Hobbit: un viaggio inaspettato; realizzato in motion capture preservando movimenti ed espressioni dell'attore, il Drago farà il suo debutto ufficiale nel secondo film della trilogia La Desolazione di Smaug,così come il Negromante.
è però ancora una volta il personaggio di Sherlock a garantire a Benedict quello che potrebbe essere forse il passaporto definitivo verso la notorietà: Damon Lindelof, già coproduttore e membro del team diStar TrekdiJ.J. Abramsconsiglia infatti al regista, in cerca di un villain per il secondo capitolo del Franchise dopo l’abbandono di Benicio Del Toro, di recuperare la serie, considerando Cumberbatch un ottimo candidato.
Grazie a una rocambolesca audizione filmata su iphone Benedict ottiene la parte e si trasferisce temporaneamente negli States, per onorare la storica tradizione che vede spesso i Brits nei panni di acerrimi e spietati antagonisti: diretto da J.J. Abrams con Chris Pine e Zachary Quinto nei rispettivi panni di Kirk e Spock,Star Trek Into Darknessvede l'attore britannico nel ruolo di John Harrison, misterioso terrorista pronto a seminare morte e distruzione e a minacciare con eleganza il Capitano dell’Enterprise; il mistero sull’identità e le motivazioni della nuova nemesi della Star Fleet verrà definitivamente svelato per l’Italia il 12 giugno, ma a quasi un mese dall’uscita americana la prova dell’attore è già stata definita dalla critica come superba e una spanna sopra gli altri interpreti storici del cast.
Nell’estate 2012 sulla BBC va in onda Parade’s End, miniserie scritta da Tom Stoppard che lo manda di nuovo in trincea per interpretare Christopher Tjetjens, malinconico aristocratico incapace di lasciare la fedifraga moglie Sylvia( Rebecca Hall)per onorare i rigidi valori dell’aristocrazia dell’Epoca, che trova la forza di cambiare vita grazie all’amore per Valentine Wannop(Adelaide Clemens), giovane suffragetta; nel frattempo, Ben arriva a New Orleans sul set del nuovo film di Steve McQueen(Hunger, Shame) Twelve Years A Slave basato sull'autobiografia dello schiavo di colore Solomon Northup, costretto a passare da un padrone all’altro nell’America della prima metà del XIX secolo.
Nel film, in uscita negli USA il 27 dicembre 2013, Ben è sul set con l'attore feticcio di McQueen Michael Fassbender, Brad Pitt e Paul Giamatti per interpretare William Ford, proprietario di una piantagione che a differenza di precedenti padroni del protagonista si dimostra molto più umano nei suoi confronti.
Dopo le Olimpiadi di Londra 2012, in occasione delle quali la BBC gli aveva dato l’opportunità di aprire la diretta sui Giochi con un emozionante intro dedicato alla sua città natale, Benedict torna negli States per girare un’altra pellicola e stavolta la posta in gioco sembra più alta che mai: tratto dall'opera teatrale di Tracy Letts e diretto da John Wells, August Osage Countyè la storia dei Weston, grande famiglia dell'Oklahoma riunita dalla scomparsa del patriarca Beverly e costretta a fare i conti con segreti e bugie tenuti nascosti troppo a lungo.
Per il ruolo di “Little” Charles Aiken, 37enne nipote dei Weston disoccupato e infelice, Ben maschera il suo accento britannico e recita a fianco di un cast d'eccezione in cui troviamo Julia Roberts, Ewan McGregor, Sam Shepard, Chris Cooper, Juliette Lewis e soprattutto Meryl Streep nel ruolo della matriarca Violet Weston: il film uscirà il prossimo novembre e potrebbe diventare un titolo di punta per la prossima stagione dei premi, tenendo anche presente la sempre fortunata distribuzione della Weinstein Company.
Difficili da calendarizzare a causa dei sempre più pressanti impegni di Holmes e Watson, le riprese della terza stagione di Sherlock sono iniziate nel marzo 2013 dando modo a Cumberbatch di terminare il lavoro sul set di The Fifth Estate diretto da Bill Condon: la pellicola, girata fra Islanda, Belgio e Germania, vede Benedict negli scomodi panni di Julian Assange per raccontare la nascita di Wikileaks e il rapporto di Assange col socio e amico Daniel Domscheit-Berg, interpretato da Daniel Bruhl; The Fifth Estate promette di sollevare non poche polemiche data la delicatezza dell'argomento trattato e sembra che lo stesso Assange si sia dissociato fermamente dal progetto, rifiutandosi anche di incontrare l'attore prima dell’inizio delle riprese.
Le riprese di Sherlock termineranno a settembre 2013, ma Benedict è già sotto contratto per The Imitation Game, biopic sulla vita del matematico e crittografo Alan Turing diretto da Morten Tyldum(all’inizio assegnato a Leonardo Di Caprio), e Crimson Peak, nuovo progetto gothic Horror di Guillermo Del Toro che si girerà all'inizio del 2014 e che vedrà nel cast anche la candidata all'Oscar Jessica Chastain ed Emma Stone; qualche mese fa è stato anche confermato il suo nome per il ruolo del manager dei Beatles Brian Epstein per un biopic diretto dal regista storico di Sherlock Paul McGuigan, che però sarebbe al momento in stand by per eccessivi impegni di entrambe le parti.
Nonostante i numerosissimi appuntamenti sul grande schermo, Benedict non sembra comunque intenzionato a mettere da parte la sua passione per il palcoscenico: basato su un copione di Nick Dear, la versione di Danny Boyle del Frankenstein di Mary Shelley va in scena nel 2011, ma grazie al grandissimo successo ottenuto l’anno successivo lo spettacolo preregistrato ottiene il lascia passare per le sale cinematografiche arrivando in fine anche in Italia.Chiamato a interpretare sia il ruolo del Dottore che quello la sua Creatura scambiandoli ogni sera col collega Johnny Lee Miller come due volti della stessa anima solitaria, Benedict riesce a rendere palpabile il delirio d’onnipotenza di Frankenstein come la disperazione dell’essere da lui creato, al principio innocente e curioso come un bambino e in fine reso vendicativo e brutale dall’odio e dalla crudeltà del mondo: per il suo impegno nello spettacolo di Boyle, Ben ha condiviso con Miller(curiosamente suo Doppelgänger anche per Elementary, show americano che fra mille polemiche ha voluto portare Holmes nella New York odierna)l'Olivier Award 2012 per il miglior attore protagonista e oggi accarezza l’opportunità di tornare nuovamente sulla scena, probabilmente nel complesso e ambitissimo ruolo di Amleto.
Qual è il segreto di quest'instancabile gentleman inglese a cui il cinema sembra non voler più fare a meno? Forse, sono il fascino quasi aristocratico delle linee del suo volto e il peculiare e magnetico timbro della sua voce a fare gran parte del lavoro, o piuttosto la sua straordinaria capacità di abbracciare con mimesi impeccabile personaggi eccezionali sempre pronti a spingersi allo stremo nel bene e nel male, antieroi che navigano solitari contro il mondo usando come scudo ambiguità e intelletto: quel che sappiamo è che Benedict Cumberbatch ha stregato il suo pubblico con un incantesimo potente, di quelli che difficilmente si cancellano. Eppure, decisamente out of character, questo Sherlock Holmes continua a sorridere con fare genuino alla sua improvvisa notorietà guardandosi intorno con stupore e meraviglia: quel vivace ragazzino che scalpitava per salire sul palco è ancora lì, quasi incredulo che tutto questo stia davvero accadendo.