Scrivo a te che mi hai detto di farlo, se avevo bisogno. Ma scrivo a te che non leggi e non leggerai, perché ho provato a scriverti direttamente, ma anche questa era una bugia. L'hai detta con il cuore, forse una parte di te davvero ci credeva. Credevi davvero che se l'amore che provo per te mi avesse talmente atterrita tu avresti potuto esserci. Mi hai fatto tenerezza quando hai pronunciato quelle parole, perché la loro follia era evidente, e anche il tuo dirlo in un sussurro mostrava che sapevi che non era possibile. Ora ti scrivo e ti dico che ho bisogno, un bisogno a cui non riesco neppure più a dare un nome, una collocazione, un dolore che da mentale ora è fisico, che con il passato condivide solo fragili radici. Ho bisogno di te. Ho bisogno di non aver bisogno di te. Ho bisogno di cancellarti ed ho bisogno di non ricordare cosa ho vissuto con te. Ho bisogno che tu... ho bisogno che tu non esista. Ho bisogno che tu sappia a cosa hai davvero rinunciato, perché non lo sai. Perché non mi hai mai permesso di darti nemmeno una parte di me, nemmeno quando mi guardavi con gli occhi pieni d'amore dicendo che non ti eri mai sentita così sentita da un altro essere umano, quella era una punta del mio amore. Non potevo dartelo tutto, non mi era permesso. Ho bisogno di scordare il tuo sguardo che dice che mi ama e piangendo se ne va. Ho bisogno di cancellare il tuo tocco, il profumo della tua pelle, gli angoli della tua bocca quando sorridono, il tuo immenso bisogno di amore ed attenzioni, la tua finta forza che tenta di dimostrare quanto non ti servano molte cose. Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti, la tua voce che mi parla, che mi chiede come sto, il tuo interesse... Ho bisogno di spegnermi come una macchina, trovare il bottone che faccia "off", perché restare accesa è troppo doloroso, troppo profondo, troppo te. Sei impregnata nella mia vita, esistenza, respiro, battito dal giorno in cui quell'alito di vento ti ha portata tra noi, e per farti tacere devo far tacere me stessa, la mia vita, la mia esistenza. Non ho creduto ad altri, ma ho creduto a te, ci ho creduto e basta. Niente domande, con te non me le sono poste. Ti ho creduta e basta. E provo a smettere, provo a non farlo, tento disperatamente ma non vinco mai. Ti amo. Io ti amo e continuo ad amarti. Ti amo e non so come smettere. Ti amo Manu. Dio solo sa quanto non vorrei. Ma se l'amore ha un nome, questo per me è il tuo. Molti dicono "darei la vita per te", ma paradossalmente tu sai che io l'ho fatto. Stupidamente, già, ma l'ho fatto per amore. E se anche ti sembra strano, anche quello era una forma di amore verso me stessa, perché dimostrarti amore in modo così decisivo e stupido è stato un modo di amare e di darmi a te. Completamente. E' il mio senso dell'amore. Unico, speciale, fino in fondo alla vita, non importa quanto duri, ma totale. Ho bisogno Manu... sapresti rispondermi? No. Lo so.
Scrivo a te che mi hai detto di farlo, se avevo bisogno. Ma scrivo a te che non leggi e non leggerai, perché ho provato a scriverti direttamente, ma anche questa era una bugia. L'hai detta con il cuore, forse una parte di te davvero ci credeva. Credevi davvero che se l'amore che provo per te mi avesse talmente atterrita tu avresti potuto esserci. Mi hai fatto tenerezza quando hai pronunciato quelle parole, perché la loro follia era evidente, e anche il tuo dirlo in un sussurro mostrava che sapevi che non era possibile. Ora ti scrivo e ti dico che ho bisogno, un bisogno a cui non riesco neppure più a dare un nome, una collocazione, un dolore che da mentale ora è fisico, che con il passato condivide solo fragili radici. Ho bisogno di te. Ho bisogno di non aver bisogno di te. Ho bisogno di cancellarti ed ho bisogno di non ricordare cosa ho vissuto con te. Ho bisogno che tu... ho bisogno che tu non esista. Ho bisogno che tu sappia a cosa hai davvero rinunciato, perché non lo sai. Perché non mi hai mai permesso di darti nemmeno una parte di me, nemmeno quando mi guardavi con gli occhi pieni d'amore dicendo che non ti eri mai sentita così sentita da un altro essere umano, quella era una punta del mio amore. Non potevo dartelo tutto, non mi era permesso. Ho bisogno di scordare il tuo sguardo che dice che mi ama e piangendo se ne va. Ho bisogno di cancellare il tuo tocco, il profumo della tua pelle, gli angoli della tua bocca quando sorridono, il tuo immenso bisogno di amore ed attenzioni, la tua finta forza che tenta di dimostrare quanto non ti servano molte cose. Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti, la tua voce che mi parla, che mi chiede come sto, il tuo interesse... Ho bisogno di spegnermi come una macchina, trovare il bottone che faccia "off", perché restare accesa è troppo doloroso, troppo profondo, troppo te. Sei impregnata nella mia vita, esistenza, respiro, battito dal giorno in cui quell'alito di vento ti ha portata tra noi, e per farti tacere devo far tacere me stessa, la mia vita, la mia esistenza. Non ho creduto ad altri, ma ho creduto a te, ci ho creduto e basta. Niente domande, con te non me le sono poste. Ti ho creduta e basta. E provo a smettere, provo a non farlo, tento disperatamente ma non vinco mai. Ti amo. Io ti amo e continuo ad amarti. Ti amo e non so come smettere. Ti amo Manu. Dio solo sa quanto non vorrei. Ma se l'amore ha un nome, questo per me è il tuo. Molti dicono "darei la vita per te", ma paradossalmente tu sai che io l'ho fatto. Stupidamente, già, ma l'ho fatto per amore. E se anche ti sembra strano, anche quello era una forma di amore verso me stessa, perché dimostrarti amore in modo così decisivo e stupido è stato un modo di amare e di darmi a te. Completamente. E' il mio senso dell'amore. Unico, speciale, fino in fondo alla vita, non importa quanto duri, ma totale. Ho bisogno Manu... sapresti rispondermi? No. Lo so.