Avevi 37 : tutti ti scambiavano per la mia zia giovane o, se maligni, per la seconda moglie di Babbo.
Tornavi dal Giappone e io ti aspettavo con un cartello con scritto BENTORNATA MAMMA, agli arrivi dell'aereoporto insieme a Babbo.
Ricordo ancora il viaggio da Torino a Milano, il pranzo fuori con lui al Brek, che era un self service e quindi mi pareva una cosa super speciale, non un ristorante qualsiasi.
E l'attesa.
La mia eccitazione, la commozione tua e di tutti quelli che leggevano il mio cartello, che io tenevo saldamente in prima fila davanti alla transenna degli arrivi.
Nel 1989 sugli aerei si poteva fumare, ai controlli di sicurezza passavano damigiane di vino, coltellini svizzeri, pistole d'ordinanza e pressoche' qualsiasi altra cosa. Probabilmente non c'era nemmeno una misura di bagaglio a mano, si chiamava a mano perche' te lo portavi con la mano sull'aereo, a differenza del bagaglio di stiva che te lo caricavano sull'aereo gli altri.
Ieri sera mentre su skype mi chiedevi se le salviettine umide vanno nella bustina dei liquidi insieme al rossetto, che effettivamente ci va messo ma liquido non e'. Li per li' volevo ridere, ma invece hai ragione, tutte queste regole che per me sono ovvie, solo una manciata di anni fa non c'erano, ricordo ancora quando andavo in Polonia a trovare il Senator e tu mi aiutavi la sera prima a impacchettare vino e olio dentro lo zainone. E preparavi la borsina termica in frigo col gorgonzola da mettere dentro giusto prima di partire.
Oggi saro' agli arrivi senza cartello: con me ci saranno la Viatrix, che da stamani corre cantando nonni nonni per casa, stringendo il suo aeropolanino, e Meraviglia, che ha capito che ' un giorno speciale.
E sommando insieme le nostre eta', oggi siamo noi di 37 anni.
A tra poco