A tutto Cavani: “Sto bene a Napoli,ai tifosi dico di starci vicino,su Lavezzi dico che..”

Creato il 25 giugno 2012 da Weblink

Il Napoli perde un pezzo importante come Lavezzi ma lei resta in azzurro? «Sto molto bene a Napoli e sono sereno. Anche la mia famiglia si trova bene in città. Su trattative e richieste da parte di altri club non so davvero nulla. Sono i miei agenti che stanno lavorando per me».

Non sarà più il tridente delle meraviglie senza il Pocho. Ora che attacco sarà?«Abbiamo in rosa degli ottimi attaccanti e poi la dirigenza ha riscattato Pandev e lui ha dimostrato di essere già durante la scorsa stagione un bel colpo. Se Lavezzi dovesse andare via perdiamo un gran giocatore, questo è chiaro, ma non perderemo colpi».

Il vice-Pocho potrebbe essere Insigne. Lo conosce? «Quando io sono arrivato a Napoli lui aveva già lasciato la primavera. Era a Foggia se non ricordo male. Quest’anno ho visto qualche suo gol a Pescara. È un ragazzo che ha talento, questo è certo e la B italiana è un ottimo banco di prova per un giovane. E lui ha ampiamente superato la prova».

Le vacanze come stanno andando? «Ho rivisto la mia famiglia e per me questo è il miglior modo di trascorrere il tempo libero. Mi tengo comune in forma. Corro e gioco spesso. Arriverò in tiro al raduno ma d’altronde io non ho mai messo un grammo di grasso”.

Dia un voto alla stagione del Napoli e alla sua. «Viaggiano di pari passo e do un bel voto: 8. Ho fatto per la seconda stagione di fila più di venti gol, siamo arrivati agli ottavi di Champions e abbiamo vinto la Coppa Italia. Insomma che cosa dovevamo fare di più. La piazza di Napoli è esigente e comincia ad avere il palato fine ma credo proprio che quest’anno non abbiamo deluso nessuno».

Ci ha pensato solo per un attimo allo scudetto, sia sincero? «L’abbiamo sognato ma a un certo punto più di un pensiero lo abbiamo fatto tutti. Quelle cinque vittorie di fila a febbraio ci hanno spedito in orbita ma siamo stati troppo discontinui e questo non ci ha permesso di raggiungere la Champions».

E l’anno prossimo ci potete arrivare così come siete o occorre qualche top player?«Il nostro organico è già forte così e o abbiamo dimostrato reggendo con successo a tre competizione che tolgono tante energie fisiche e psichiche. Il mercato non lo faccio ma i nostri dirigenti che sono bravi e competenti».

Consiglierebbe qualche suo connazionale? «Non me la sento di fare nomi ma nel mio Uruguay ci sono tanti buoni giocatori».

Ci spiega come un Paese piccolo come il suo con 5 milioni di abitanti riesce a sfornare così tanti talenti? «Sono le scuole che contano nel calcio come nella vita e noi abbiamo una grande fucine di talenti. Giocatori come Francescoli, Montero, Forlan sono l’esempio di come in Uruguay si lavora molto con il settore giovanile che è la base di una buona società. Da noi c’è la cultura del calcio».

Lo manda un messaggio ai tifosi napoletani preoccupati per l’addio del Pocho? «Dico loro di stare tranquilli e di seguirci e accompagnarci sempre ma non c’è bisogno di raccomandazioni. Loro sono stati, sono e saranno sempre con il Napoli»


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