Iniziativa inaspettata (anche se attesa), a cui sono seguiti dodici mesi di mobilitazione che il mondo culturale italiano non viveva da tempo.
Certo non è il caso di fare l’elenco delle azioni (piccole, grandi, singole o collettive) di cui molti di noi sono stati testimoni diretti in questi mesi, ma che nell’aria ci fosse qualcosa di diverso lo abbiamo percepito in tanti.
Naturalmente la strada è molto lunga (le risposte della politica sono state a dir poco sotto le aspettative) e non sarà certo facile (anni di ‘primitiva’ gestione del nostro patrimonio artistico, storico, musicale, ecc… sono duri da superare), ma siamo partiti e pensare ‘in negativo’ oggi è inutile.
Così, per festeggiare questo primo anno del Manifesto per la cultura, ho pensato fosse il caso di ricordare le parole di un uomo che di pazienza ne sapeva qualcosa, Mahatma Gandhi:
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Direi di partire proprio da qui, dai cambiamenti o, come si dice oggi, trend che in questo Anno Domini 1 del ‘nostro’ Manifesto, abbiamo avuto modo di registrare, come operatori e fruitori culturali. L’idea è di realizzare una mappa di parole chiave che diventeranno l’anima del progetto #trendcultura.
Un progetto che ha bisogno della collaborazione di tutti voi, amici e lettori di Care about Culture. Quindi, non siate timidi: scrivete e segnalate le parole del vostro #trendcultura.
Potete contattarmi direttamente (ecco l’email), inserire un commento a questo post, o semplicemente scrivere su twitter le vostre parole chiave, seguite dall’hashtag #trendcultura. Avrete tempo fino al 31 marzo, poi faremo il punto.
E per iniziare, ecco le parole del mio #trendcultura:
- Progetto: basta con i “sogni”, ora voglio lavorare solo su progetti!
- Coraggio: rimane l’alleato fondamentale in ogni battaglia.
- Serendipity: giusto per ricordare che, a volte, la soluzione arriva quando meno te lo aspetti.
Ora tocca a voi, inviatemi le parole chiave del vostro #trendcultura