La tentazione di acquistare in libreria l'ultima uscita è sempre presente. Questi libri dalle copertine sempre più attraenti e dai titoli accattivanti sono prodotti che di lì a sei mesi non saranno più ricordati. Nonostante ciò l'ultimo libro edito continua ad essere ciò che i lettori desiderano maggiormente. Eppure ci sono davvero tanti libri ancora da scoprire, vecchie edizioni che disdegnamo perché ci spaventa la scrittura diversa da quella giornalistica che imperversa nei testi contemporanei. Non è di seconda importanza la difficoltà di scegliere. Quale opera o quale autore posso approcciare senza rimanere intrappolato in un mattone che non finirò mai? Il vantaggio di dover leggere per un esame all'università è proprio questo: sei indirizzato a una serie di letture che spontaneamente non affronteresti, ma che poi ti conquistano, malgrado i sospetti iniziali. Sto terminando il libro di Guido Piovene pubblicato nel 1941, Lettere di una novizia: fantastico!!!! Una scrittura stupenda per un romanzo epistolare intrigante e incredibile. Mi mancano poche pagine per giungere alla fine, e un pò mi dispiace. La splendida sensazione di sentirsi incitare dal testo è meravigliosa. Cosa mi aspetta nell'ultima pagina? Quanto ci penserò a come sono andate le cose dopo che l'avrò letta? Splendidi interrogativi di lettori appassionati!
La tentazione di acquistare in libreria l'ultima uscita è sempre presente. Questi libri dalle copertine sempre più attraenti e dai titoli accattivanti sono prodotti che di lì a sei mesi non saranno più ricordati. Nonostante ciò l'ultimo libro edito continua ad essere ciò che i lettori desiderano maggiormente. Eppure ci sono davvero tanti libri ancora da scoprire, vecchie edizioni che disdegnamo perché ci spaventa la scrittura diversa da quella giornalistica che imperversa nei testi contemporanei. Non è di seconda importanza la difficoltà di scegliere. Quale opera o quale autore posso approcciare senza rimanere intrappolato in un mattone che non finirò mai? Il vantaggio di dover leggere per un esame all'università è proprio questo: sei indirizzato a una serie di letture che spontaneamente non affronteresti, ma che poi ti conquistano, malgrado i sospetti iniziali. Sto terminando il libro di Guido Piovene pubblicato nel 1941, Lettere di una novizia: fantastico!!!! Una scrittura stupenda per un romanzo epistolare intrigante e incredibile. Mi mancano poche pagine per giungere alla fine, e un pò mi dispiace. La splendida sensazione di sentirsi incitare dal testo è meravigliosa. Cosa mi aspetta nell'ultima pagina? Quanto ci penserò a come sono andate le cose dopo che l'avrò letta? Splendidi interrogativi di lettori appassionati!
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