In studio arrivano Paolino e Perla. Romana Russo, volontaria del canile di Roma, porta in studio Perla, un meticcio che
Si raccontano storie vere, di cani che testimoniano l’amore sconfinato che questi animali instaurano con l’uomo.
Paolino è un meticcio maremmano, ma prima Linda aveva Sirio, che le ha salvato la vita da un’aggressione di un pitbull. Sirio è morto nell’incidente ma da allora Linda ha dedicato tutta la vita ai cani.” Mi ha insegnato tutto, la fedeltà, la giustizia, la lealtà, grazie a lui ho reagito alla depressione e all’anoressia, perchè lui voleva morire con me. Era al mio fianco, sempre presente, nonostante fosse malato di epilessia. Sirio mi ha salvato la vita e non lo dimenticherò mai. È stato sbranato da un pitbull addestrato al combattimento, si è messo in mezzo tra me e il cane, ha abbassato la testa, chiuso gli occhi e si è lanciato…quando l’ho seppellito ho giurato che avrei fatto lo stesso, salvare animali sofferenti”.
Ora è la volta di Giuseppe Savà che nella via centarle di Scicli incontra un meticcio di labrador. Arrivato nella “Vigata di Montalbano” nella primavera del 2006 e diventato in pochi mesi il beniamino della città. “Era brutto, malconcio e affamato. Cerca compagnia, la gente lo tratta male fino a che comincia ad andare in chiesa a messa. Italo partecipa alle cerimonie, alle conferenze, ai funerali, quando venne Miss Italia fece l’accoglienza. Inizialmente il rapporto con la cittadinanza non era risolto, poi in un’occasione tragica, la morte in un incidente di un ragazzo di trentuno anni, Italo va a casa del ragazzo e gli fece la veglia funebre, poi accompagna la bara al cimitero e da quel momento la comunità cambia atteggiamento.”
Da quella sera, tutte le notti, Italo andrà a prendere la ragazza alle due di notte per accompagnarla a casa. Ora il paese stravede per lui. Va appresso alla banda musicale, e non manca mai alle feste del paese. Italo poi è un Cicerone a quattro zampe perfetto, i turisti rimangono più che perplessi quando, arrivati alla fernata dell’autobus, vengono accolti da un cane che li guida verso i palazzi e le chiese più famosi del paese, come nei posti dell’ispettore Montalbano. Italo, riceve cartoline e lettere da tutta Italia e da Roma gli arriva una cuccia che diviene la sua casa.
“Questi fatti li abbiamo documentati, Italo è diventato un vero cittadino e ha dato una grande lezione di umanità a tutti”. Muore d’insufficienza renale il 31 dicembre 2011. Il suo corpo è seppellito nella Villa Comunale e al funerale, tenuto segreto per non paralizzare l’intera città, partecipa Peppe Savà, addetto stampa del Comune e fedele custode dell’amicizia e della storia di Italo.
Storia, che “sarà il più bel film del 2014″ – afferma con convinzione, Giuseppe. Con un contributo del Ministero della Cultura e soprattutto con le generose offerte degli imprenditori locali, il film su Italo, con la regia di Alessia Scarso sarà sul grande schermo e le sue avventure verranno condivise dal grande pubblico, nella speranza che oltre a emozionare, facciano riflettere e modificare il nostro atteggaimento nei confronti di tutti gli animali.