A Vienna fa un freddo cane che non ho fatto foto perchè non avevo i guanti (e anche perchè avevo dimenticato la macchinetta in hotel, però quello mi fa vergogna dirlo).
A Vienna si parla tedesco. Il tedesco sembra una lingua creata apposta per non essere capita da nessuno.
A Vienna ci sono pizzerie ogni due per tre, che se mi fermo qui una settimana inizio a rotolare.
A Vienna nei bar nessuno grida e c’è la musica classica.
A Vienna alle 18.00 i negozi chiudono, che io penso che per via degli orari di lavoro singolari di ognuno secondo me c’è gente che non ha mai visto un negozio aperto, a Vienna.
A Vienna ci sono un sacco di pasticcerie, il che probabilmente spiega perchè i viennesi da adulti sono tutti ciccioni.
A Vienna sembra che non ci sia molto da fare, che penso che la gente si debba innamorare molto spesso qui a Vienna, per far passare il tempo.
A Vienna le vetrine dei negozi non sono belle come in Italia, ma le caffetterie sono anche più belle.
A Vienna io oggi sono inciampata e quasi mi rompevo un dente, per il freddo che fa qui che ti scordina tutti i movimenti.
A Vienna mi viene molta nostalgia nel cuore, per gli amici che stanno a Madrid (la nostalgia per gli amici che stanno in italia è ormai congenita nel mio essere).
Siccome secondo me Vienna la capisci solo se hai il pischello vicino e io il pischello ce l’ho a Madrid io questa città non riesco ad amarla molto.
A Vienna ci sono un botto di mercatini di Natale, e mille milioni di luci scintillanti che se ti piace il superfluo dici che queste cose sono bellissime, però io sono abbastanza essenziale quindi resto un pò così, che non so che dire.
A Vienna il Natale piace così tanto che pure le hostess della compagnia di bandiera austriaca, la Austrian Airlines, le vestono da decorazione natalizia (ANCHE LE CALZE!), che in confronto le hostess di Ryanair sembrano vestite da Armani.
signorina, mi dispiace tanto!
Insomma Madrid non è Vienna, ma soprattutto VIENNA NON È MADRID!
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