Domenica 11 ottobre torna a Villa a Sesta, la terza edizione del “Dit’Unto, festival del mangiar con le mani”. Un evento da veri golosi che si svolgerà nel suggestivo borgo circondato dalle vigne del Chianti Classico nel comune di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena. Assaggi di cibo di strada, piatti tipici, interpretazioni gourmet fedeli al territorio o più dedite all’innovazione e alla sperimentazione. Questa la formula di un evento gettonatissimo che, lo scorso anno, ha contato oltre 5 mila presenze, 15 mila degustazioni, 90 volontari all’opera e 32 stand enogastronomici distribuiti nel piccolo borgo. L’organizzazione è genuina e fatta in casa, oltre al circolo di Villa a Sesta, sono infatti coinvolti l’azienda agricola Tattoni ed i 4 ristoranti (Osteria alla Villa, La Bottega del 30, L’Asinello ed il ristorante agriturismo la Villa di Sotto) che hanno ideato tutti insieme questa perla d’autunno. “Il nostro desiderio è quello di aumentare l’offerta in quantità ed in qualità per far crescere la festa e mantenere alto l’entusiasmo che gli da vita – spiegano gli organizzatori -. Rimangono fissi i capisaldi della manifestazione: buon cibo, artisti di strada, intrattenimenti per bambini ed adulti e la schietta ospitalità paesana. Rimane la volontà di proporre cibi più o meno tradizionali da tutta Italia: lampredotto, cecina, porchetta, arrosticini, piadina e tanti altri. Si conferma e si rilancia la volontà di stupire i partecipanti con stuzzichini d’autore: tra i grandi ospiti di quest’anno siamo felici di annunciare la presenza di grandi nomi della ristorazione italiana: la riconferma di Valeria Piccini del ristorante “Caino” di Montemerano, insieme a Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia), Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle Val D’Elsa) e Cristiano Tomei (L’imbuto, Lucca)”. Il prezzo delle degustazioni rimane invariato a 3 euro per ogni assaggio, ed 1 euro per un bicchiere di vino di Villa a Sesta. “Ci teniamo moltissimo a sottolineare – concludono gli organizzatori – quanto il Dit’Unto sia una manifestazione ideata e portata avanti esclusivamente per vedere il nostro piccolo borgo tirato a lucido e pronto ad ospitare una quantità di persone, per tenerlo vivo, per avere qualcosa che possa mettere in luce l’innata ospitalità e la solare allegria che queste terre possono trasmettere. Non c’è ricavato, se non il minimo che consenta di mantenere la festa”. L’appuntamento è per domenica 11 ottobre, dalle 11 alle 22.