Comunque nonostante tutte le scusanti al mio attivo, oggi sono pessima ed è pure lunedì. Da sempre ho seri problemi con questo giorno della settimana, è il più impegnativo ed in genere il più inconcludente, oggi più che mai, e quando una giornata parte storta, c'è da esser certi, che finirà peggio.
L'uscita dall'asilo è moscia ma Cestino decide che il tragitto verso casa può sempre essere movimentato da capricci a casaccio e per completare il capolavoro fa pure ammutinamento al sonnellino pomeridiano. Io ho un programma delle cose da fare e voglio farle, lui se non vuol dormire ha due scelte: aiutarmi o intrattenersi da solo ma non è interessato né all’una né all'altra cosa ed inizia un pomeriggio assurdo. Per porre fine ed avere una tregua in realtà basterebbe poco, se smettessi di fare quello che ho deciso, e mi mettessi a giocare con lui, avrei di sicuro un bambino angelico, non sentirei strilli raccapriccianti e forse
Dedico a loro tutto il tempo che posso ed a volte di più. Moltiplico i minuti pur di essere presente con questi ca@@o di momenti di qualità. Non sono una che di norma, li piazza davanti alla tv o al giochino elettronico per ipnotizzarli. Io disegno, leggo, faccio grattacieli di Lego, improvviso scenette, ho imparato pure a tirar di scherma ma oggi no, l’ho già detto, non ne ho voglia e per questo mi sento pessima ed in colpa. Voglio solo fare quello che ho deciso.
Cerco di allettarlo con un cartone, ma c'è solo il muro a guardare la tv. Lui gira per casa, lancia oggetti di qualsiasi natura, forma e peso, fa dispetti alla sorella e dopo una certa ora, inizia pure ad avere strane visioni. Intervallo momenti di gioco con il dovere che mi ero prefissa, ma né l'uno né l'altro mi vengono bene, perché mi manca lo spirito, quello giusto per lo meno.
Ci sono giorni, come questo, in cui vorrei ritornare padrona dei miei momenti, almeno un po’. Vorrei poter decidere come passarli e poi farlo veramente. Sedermi sul divano senza che qualcuno mi salti addosso, costringendomi in performance contorsioniste. E' troppo tempo che non leggo un libro e ancora mi gira per casa, un mensile di agosto. E' anche tanto tempo che non faccio pipì da sola e pure una doccia senza urla di sottofondo. Non ascolto musica con le cuffie e non mi diverto con un giochino scemo al computer, non faccio più nemmeno le pulizie in santa pace. Quando siamo in casa, il tempo è tutto per loro, arrivo a sera ridotta ad un cencio con la sensazione di non aver combinato niente ma con la consapevolezza di non essere stata ferma un minuto ed a volte questo dover essere sempre presente, perché loro mi vogliono così, mi sfinisce.
In balia di certe considerazioni decido di uscire che oramai gli obiettivi di oggi sono migrati molto lontano ma a quel punto però, cullato dalle sospensioni della macchina, lui vuole giustamente dormire e siamo a ridosso dell'ora di cena. Devo evitarlo e da qui l’ennesima pessima scelta della giornata: un giochino nuovo di zecca, di cui faremmo volentieri a meno, che non ci serve, che andrà ad ingrossare le già cospicue ceste, che verrà scaraventato in terra nel giro di un quarto d’orologio e che è solo un esempio di educazione mal riuscita.
Questo succedeva ieri. Oggi è martedì, su due piedi ho deciso per Cestino il tempo lungo all’asilo. Uscirà alle tre, ho ancora un’ora prima di andarlo a prendere, mi manca terribilmente e mi sto pure annoiando. Ho la brutta sensazione di averlo voluto "sbolognare" e non so a voi, ma questo a me, fa sentire pessima.