A whiter shade of pale

Da Teoderica

Nella mia home page vi è un video con "A Whiter Shade of Pale" , dei Procol Harum. Questa canzone dal testo ermetico di Keith Reid, sul quale critici e fans continuano a scervellarsi, ha come fondo una melodia struggente ispirata all’Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 in sol maggiore di Johann Sebastian Bach, l' organo Hammond fa accapponare la pelle dell'ascoltatore, e la voce sibilante, calda e profonda di Gary Brookersembra duettare con l'organo ricreando un'atmosfera di qualcosa che c'è, ma non c'è, qualcosa di bello che poteva essere ma non è più, qualcosa di dolcissimo che si sta perdendo, qualcosa che ti esorta a cogliere l'attimo... mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già fuggito: cogli l’attimo il meno possibile fiduciosa nel domani.Uscita, anzi, esplosa nel 1966,"A Whiter Shade of Pale", si becca nel 1968 il premio come migliore canzone dell'anno, e possiamo dire che da quel momento la sua notorietà non è mai scesa.

Il testo tradotto in italiano:

Ignorammo le luci del Fandango
Come i carrelli che giravano sul pavimento
Sentivo una specie di mal di mare
Ma la folla chiedeva il bis
Nella stanza il mormorio era così forte
Da far volar via il soffitto
Quando chiedemmo ancora da bere
Il cameriere arrivò con un vassoio
E fu così che poi
Mentre il mugnaio raccontava la sua storia
Il volto di lei, dapprima solo spettrale,
Schiarì in un'ombra pallida
Lei disse: "Non c'è motivo
Lo vedi da solo come stanno le cose"
Ma io vagavo fra le mie carte da gioco
E non avrei permesso che lei fosse
Una delle sedici vergini vestali
In partenza per la costa
E anche se i miei occhi erano aperti
Sarebbe stato lo stesso se fossero stati chiusi
E fu così…
P.S. Fandango è anche un ballo sensuale spagnolo accompagnato dal suono ardente e cocente della chitarra.

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