Ecco i miei 10 libri del 2013. L’ordine è solo quello delle uscite in libreria. Buona lettura!
Stella distante, Roberto Bolaño, Adelphi
Torna in libreria questo piccolo grande libro del 1996, nato da una costola de La letteratura nazista in America, che indaga le molte vite di Carlos Wieder: aviatore che scrive poesie in cielo, torturatore sotto Pinochet e chissà cos’altro. Ho detto Bolaño, non basta?
La caduta, Giovanni Cocco, Nutrimenti
«Non siamo che particelle invisibili di un disegno ben più complesso»: siamo esseri umani dentro la Storia, siamo destini paralleli e incrociati: a Parigi tra le banlieue in fiamme, nella Londra degli attentati o fra le rovine di New Orleans. Più che postmoderno, un post-romanzo.
Il corpo docile, Rosella Postorino, Einaudi
È possibile che i bambini nascano ancora in carcere? In Italia succede, Milena è una di loro. Ma quale sarà la vita dopo? Saprà liberarsi (anche) del suo passato? Se inizierete a conoscere Milena, dovrete arrivare fino in fondo.
Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi, D. T. Max, Einaudi
È difficile parlare di questa prima biografia di David Foster Wallace. Forse è passato troppo poco tempo, da quella morte, perché l’aspetto emotivo non condizioni il giudizio. Ci sono tutti i suoi libri, c’è la depressione, c’è la lotta di un uomo per quella che è poi la battaglia di tutti: vivere.
Addio a Berlino, Christopher Isherwood, Adelphi
Prima del Terzo Reich, prima che l’Europa si distruggesse, l’occhio di Isherwood fotografò la Berlino dei primi anni ’30 – fra giovani attrici infatuate di cinema, giri di locali notturni, prostitute e intellettuali infelici. Divenne un film di successo, Cabaret. Il libro è meglio.
Yellow Birds, Kevin Powers, Einaudi
Powers, che ha partecipato davvero alla guerra in Iraq, con questo esordio certifica di essere un vero scrittore. Il suo alterego, Bartle, tornato da quell’inferno dovrà fronteggiare il fantasma di Murphy, l’amico che non ha riportato a casa. Rompendo una promessa che diventò una condanna.
I fratelli Burgess, Elizabeth Strout, Fazi
«La chiave della felicità era non chiedersi mai il perché». Perché, dopo un trauma infantile, un fratello diventa un avvocato di successo a New York, l’altro è schiacciato dal rimorso, e la sorella minore non lascerà mai quel paesino nel Maine? I fratelli Burgess ha il respiro di un classico.
Un posto anche per me, Francesco Abate, Einaudi
Peppino ha trentotto anni, una faccia da ragazzo, la gente pensa che sia un po’ stupido. Gira in autobus di notte, a Roma, per fare delle misteriose consegne. È cresciuto in Sardegna, ha una famiglia «piena di vergogne». Il riso e il tragico si avvicendano mentre ci racconta la sua vita.
Passi, Jerzy Kosinski, elliot
Storie di uomini senza nome in un’America imprecisata. Racconti come schegge a formare un insieme più solido di un romanzo. Schegge affilate come la penna di Kosinski – per un libro spietato da riscoprire.
Dieci dicembre, George Saunders, minimum fax
Lungo il solco postmoderno di Barthelme, Vonnegut e David Foster Wallace, arriva anche da noi la quarta raccolta di racconti George Saunders. Parliamo di famiglie americane devastate negli anni di W. Bush, parliamo di varietà, virtuosismi, parodie e fantascienza. Parliamo di Saunders.