Caro diario
Ed eccomi qui seduta davanti al PC in cerca di qualche offerta di lavoro, mentre la stampante sforna Curricula, come il panettiere sforna pane...
Ma andiamo per ordine:
Vivo in una zona turistica dove si vive lavorando stagionalmente, vengo assunta per 3 mesi circa per la stagione estiva e 4 mesi circa per la stagione invernale, purtroppo non si può aspirare ad altro e così mi barcameno tra stagioni e disoccupazione.
Sono cresciuta considerando il lavoro sacro, forse perché dove sono nata il lavoro è un miraggio, un abbaglio e trovarne uno è una benedizione, per cui ho sempre dato me stessa in ogni lavoro, ho lavorato molti anni in bar e ho fatto e faccio tutto'ora la commessa.
Vivo in un isola che poco tempo fa era felice per cui si balzava facilmente da un posto di lavoro all'altro , sono quindi abituata a vivere in perenne precariato, di stagione in stagione,
ma da quasi 4 anni mi ero "stabilita"in questo negozio e speravo di non dover andare via.
Non per vantarmi ma sono un ottima lavoratrice, disponibile, non chiedo mai più di quello che si deve, anzi il più delle volte faccio più di quello che dovrei senza chiedere nulla, non sono quella che se si ferma mezz'ora in più se c'è bisogno segna subito straordinari, credo nella reciproca collaborazione tra azienda e lavoratore.
L'altro giorno ecco che però mi è arrivata la notizia che mi ha investita come un tir, una doccia d'acqua fredda in un inverno con -15°.
La mia responsabile ha avuto un bambino e così quando è rientrata dopo la maternità avendo diritto alle ore dell'allattamento ci siamo organizzate con lei part-time, idem questa stagione, anche senza più le ore dell'allattamento ha richiesto un orario part-time all'azienda che gli ha concesso e di conseguenza ci siamo organizzate nuovamente io tutto il giorno e lei mezza giornata.
Mi sono davvero rimboccata le maniche, con lei a mezza giornata mi sono occupata anche di cose che non mi"competevano", sono stata più presente del solito perché la mattina ero sola, così adesso che la stagione si sta avviando verso la fine, la mia responsabile ha parlato in azienda e non avendo nessuno a chi lasciare il bimbo ed avendo un contratto a tempo indeterminato può usufruire del part-time fino al terzo anno, così ha fatto la sua richiesta..
Speravamo che l'azienda accettasse e come da stagione presente ci saremmo organizzate al meglio, dopotutto la stagione è andata bene.
Invece colpo di scena, mi è stato detto che sono contenti di me, che gli piace il mio lavoro e la mia persona, ma avendo la responsabile con l'orario ridotto hanno deciso di cercare una figura professionale diversa dalla mia, una responsabile che prenda il posto dell'attuale che a sua volta prenderà il mio posto, questa persona ancora non esiste, ma essendo un negozio per bambini credono che come immagine ci voglia una figura più adulta, più materna e più inserita nel contesto locale materno per portare clienti mamme locali, ed io non sono mamma né tanto meno sono inserita nel "giro delle mamme".
Cosa dire, dopo tanti anni hanno deciso di interrompere il mio rapporto lavorativo, senza darmi nemmeno una chance, sono comunque in grado di gestire un Punto Vendita e per me il loro comportamento è una cazzata, ormai conosco l'azienda, il prodotto e soprattutto ho un ottimo rapporto con le clienti, dopo svariati anni ho visto crescere i loro figli per cui c'è anche un rapporto di fiducia da parte loro, eppure per un discorso di immagine preferiscono lasciare a casa una persona qualificata...
...probabilmente la professionalità non paga molto. Se sono arrabbiata si, ma sono soprattutto delusa, ancora adesso mi ringraziano tanto, elogiano il mio lavoro, ma richiedono una figura professionale che non è la mia e mi lasciano a piedi, questo non solo non mi aiuta ma mi disturba profondamente, fino ad ora ho passato un anno occupandomi di fatti non consoni alla mia figura professionale eppure non si erano lamentati, invece adesso non gli va più bene, non ho bisogno di sentirmi dire che sono brava e che gli dispiace, perchè se ti dispiaceva non lo facevi e se lo devi fare non puoi dispiacerti.
Mi senti un pò presa in giro...
Comunque, non sono qui a criticare l'azienda, anche perché a parte questo colpo basso ho sempre avuto un ottimo rapporto professionale e umano con loro, è un'azienda che non mi sento di denigrare o di parlar male.
Adesso bisogna partire da zero, se non da meno zero di questi tempi, e vai di curricula.
Ne ho spediti una 20ina on line e gli altri li sto appunto stampando.
Sono spaventata perché anche qui il lavoro scarseggia e molte mie colleghe sono state lasciate a casa, questa stagionalità ci rende ancora più incerti di tutto. Speriamo bene.
Intanto cosa fare...
quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare....,
Quindi ecco la mia nuova sezione del blog, sottoforma di diario, racconterò tutti i momenti salienti, di questa disavventura, racconterò passo per passo cosa sto facendo per trovare una nuova occupazione dalla compilazione del curriculum vitae, ai colloqui che dovrò affrontare, svelando qualche piccolo trucco. http://iotue.blogspot.com/feeds/posts/default