Aaa cercasi stipendio nei ristoranti

Creato il 23 febbraio 2012 da Sphera86

Quando ero piccola mi dicevano sempre “Se sceglierai di fare la cuoca guadagnerai un sacco di soldi”. Si certo, in quale sogno?!  Se guadagnare 1200/1500 euro è considerato come avere dell’oro, siamo messi proprio bene.

Sicuramente non ho scelto questo lavoro per lo stipendio, ma c’è da dire una cosa. Tempi di crisi o no, non mi sembra tanto proporzionale fare 8 ore seduti su una sedia e guadagnare un tot e fare quasi il doppio delle ore e guadagnare lo stesso, se non a volte di meno.

Per non parlare poi delle condizioni in cui si lavora. Forse le scene apocalittiche alla Gordon Ramsay sono un po’ esagerate, ma ci manca poco ad arrivare lì.

Ricordo quando qualche mese fa approdai a Milano per lavorare in un importante ristorante stellato. Era una grandissima opportunità, di quelle che ti capitano una sola volta, mi si era aperto il cuore quando dissero che avrebbero scelto me. Mi ero detta tra me e me che non avrei abbandonato quella grande occasione a nessun costo. Il tempo di durare 3 giorni. E dico tre.

Condizioni di lavoro inaccettabili: 14/15 ore al giorno, senza alcuna pausa pomeridiana. Tutto non stop. Per cosa poi? Per uno stipendio che si aggirava sui 1100 euro. Per non parlare dello Chef e di tutti quelli che gli stavano vicino. Dalla serie “Il diavolo veste Prada”, anche se indosserebbe un’altra marca in questo caso ..

E intanto “i diavoli” guadagnano un sacco di soldi, girano con i macchinoni e i vestiti firmati (ho notato che è usanza tra loro indossare scarpe esclusivamente Louis Vuitton, poverini). Ma intanto tu, dipendente misero senza opportunità di crescita, percepisci “noccioline”, senza alcun merito per il lavoro che hai fatto e lo stress fisico-psicologico che hai subito.

Il bello è che ai colloqui quello che viene giudicato sei tu. E loro chi li giudica? Dovrebbe esistere una sorta di “Guardia di Finanza” per controllare tutto lo schifo illegale che c’è in giro. Non ovunque, sia chiaro. O almeno, si spera.

Se state pensando allora perché non cambiare lavoro? .. beh, penso che questa sia una domanda un po’ inadatta. Chi è in questo settore lo fa perché ha la passione, una sorta di adrenalina interiore.

Allora l’unica via d’uscita che un giovane cuoco o pasticcere può prendere, l’unica luce che riesce a vedere in fondo al tunnel, è quello di pensare a non passare la vita a fare il dipendente, ma mettersi in proprio. Aprire un’attività tutta sua e veder così realizzati i suoi sogni.

Si ok, ma c’è un problema. Con quali soldi?!