Magazine Ecologia e Ambiente

A.A.A. io sociologa ambientale cerco lavoro come commercialista di grido

Creato il 25 febbraio 2014 da Annasimone @ecospiragli

Da anni mi occupo di green economy, dal Sistri alla bioedilizia, passando per le energie rinnovabili. Ora voglio cambiare strada, voglio diventare il capo del più prestigioso studio di commercialisti su territorio nazionale.
Non mi sono mai interessata di consulenza fiscale, civilistica o societaria, ma qualche collega mi aggiornerà sulle problematiche più spinose, così da essere in grado di decidere cosa fare e come farlo. Il compenso annuo dovrà essere massimo, e non ho nessuna intenzione di rinunciare all’auto aziendale o ad altri benefit.
In cambio porto in dote “l’essere carina e la mia inesperienza”.

anna simone foto

Tranquilli, non sono diventata folle. È quello che potrebbe capitare se avessi le stesse opportunità date a due ministri del governo Renzi. L’Italia, il paese delle chance!
Tra le cose che mi hanno sorpresa della nuova linea politica nazionale, ci sono la nomina di Gian Luca Galletti – commercialista – come ministro dell’Ambiente e di Marianna Madia – giovane parlamentare che ha iniziato la sua carriera politica portando “in dote la propria inesperienza” – come ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione.

Non ho nulla di personale contro di loro, ne scrivo solo perché rappresentano una parte di quel sistema Italia da cui la maggior parte di noi – cittadini qualunque – è esclusa.
Google non dimentica: Galletti qualche anno fa, in un’intervista radiofonica, non escludeva l’energia prodotta da eventuali centrali nucleari in Italia, previo dati sulla sicurezza dei luoghi (scusi, a che servono i dati quando già sappiamo che il nostro territorio – esclusa la Sardegna – è altamente sismico? E poi delle scorie cosa facciamo, le interriamo illegalmente insieme agli altri rifiuti industriali?).
Nel 2008, invece, la Madia, con cui condivido l’anno di nascita e lo stesso ateneo universitario romano, al momento della sua elezione dichiarò: «Porto in dote la mia straordinaria inesperienza».
Ah, però. Io, un mese dopo la discussione della tesi, ho fatto un biglietto aereo per l’Irlanda. Lì, a causa della mia straordinaria inesperienza, come prima opportunità lavorativa mi hanno offerto l’impiego in un supermercato. Ho accettato.

Bene, rimango in attesa della telefonata per il lavoro come commercialista di grido: l’esperienza maturata in campo ambientale servirà di sicuro e  l’inesperienza nel mondo dei numeri anche!

Anna Simone


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