A.A.A. Sognatori cercasi

Creato il 16 giugno 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

Il 28 Agosto 1963, un tale di nome Martin teneva un discorso di fronte ad una folla oceanica che aveva appena terminato una marcia per i diritti civili dei neri negli Stati Uniti. Quel discorso fu di una potenza tale da rimanere noto in tutto il mondo con il nome “I have a dream”, ho un sogno…

Per cui vi dico, amici miei, che anche se affronteremo le difficoltà di oggi e di domani, ancora io ho un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno Americano, che un giorno questa nazione si solleverà e vivrà nel vero significato del suo credo, noialtri manteniamo questa verità evidente, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io sogno che nella terra rossa di Georgia, i figli di quelli che erano schiavi ed i figli di quelli che erano padroni degli schiavi si potranno sedere assieme alla tavola della fraternità. Io sogno che un giorno anche lo stato di Mississippi, uno stato ardente per il calore della giustizia, ardente per il calore dell’oppressione, sarà trasformato in un oasi di libertà e giustizia. Io sogno che i miei quattro figli piccoli un giorno vivranno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per il contenuto della loro personalità.

Ho un sogno, oggi! (…)

Questa è la nostra speranza. (…) Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, andare in carcere insieme, sollevarci insieme per la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi, e questo è il giorno. (…) E se l’America sarà una grande nazione, questo si deve avverare.

 Nel 2009, negli Stati Uniti è stato eletto il primo presidente di colore, Barack Obama. Ci sono voluti quarantasei anni, ma direi che, alla fine, questo sogno si è avverato.

La strada che ha percorso la storia del mondo, dei popoli, delle lotte per la civilizzazione, è disseminata di piccoli semi di speranza, rappresentati da grandi uomini e grandi donne che hanno avuto il coraggio di sognare in grande.  Da Gandhi a Che Guevara, da Giovanna d’Arco a Madre Teresa, fino ai nostri giorni. Ci sono periodi più o meno prosperi di gente affamata di sogni, di gente folle, che decide di portare avanti un’idea che a tutti sembra impossibile.

Capita, ogni tanto, e quando capita è il momento delle grandi rivoluzioni. I sognatori sono i portatori sani del cambiamento, quel cambiamento che il resto della società in qualche modo sta aspettando, in fermento, senza avere esattamente la coscienza di cosa sta aspettando.

È che la vita a volte ci trascina in situazioni in cui ci dimentichiamo a cosa teniamo davvero. Ci dimentichiamo di non essere immortali. “Il vostro tempo è limitato, per cui non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro” Sembra una delle cose più banali del mondo, ma provate a ricordarlo a voi stessi tutte le mattine. Se oggi fosse l’ultimo giorno a mia disposizione, vorrei davvero fare quello che sto per fare? Sono le famose parole pronunciate da Steve Jobs nell’altrettanto celebre discorso “Stay Hungry. Stay Foolish

Ma tutte queste persone, icone politiche, economiche, filosofiche, sono lì a ricordarci che sognare è un diritto di tutti, che solo chi pensa in grande può cambiare una nazione, può cambiare l’andamento della storia. Solo chi ha il coraggio di credere che tutto può cambiare, che si può destrutturare la visione della nostra società per rimodellarla sui nostri princìpi e sulle nostre esigenze, e sulla nostra necessità di futuro, solo chi non si fa travolgere dallo tzunami degli eventi quotidiani, delle cose da fare, degli obblighi vuoti, può avere la speranza di cambiare le cose.

Nel nostro paese ci hanno riempito la testa, per anni, con sogni inutili, con sogni finti e irreali, che non portano ad una vera evoluzione sociale, ma solo all’arricchimento di chirurghi plastici, giornaletti di gossip e politici vecchi e infangati. Quello che serve alla nostra nazione non è commiserazione, disperazione, infinite discussioni sulle leggi elettorali, sui rimborsi ai partiti, sui processi ai politici, sulle vallette di corte… Quello che serve alla nostra nazione è una generazione di sognatori! Qualcuno che non si arrenda di fronte al desolante stato delle cose, qualcuno che provi a immaginare un’Italia migliore, a ridisegnare il profilo di questa nostra società. L’economia verrà di seguito, lo spread, le banche, seguiranno a ruota. Una società che non funziona, non inizierà mai a funzionare se non cambi niente, se non sostituisci i pezzi.

L’Italia ha bisogno di sognatori, di gente coraggiosa, che guarda avanti e ci vede un utopico, irrazionale, inspiegabile modello di cambiamento: sarà quello che ci salverà. Che ognuno si prenda il tempo per capire, per decidere di cosa si vuole occupare, a cosa tiene veramente. Quando avete trovato la cosa a cui tenete di più, la cosa che amate di più, dedicategli tutto il vostro tempo, le vostre riflessioni, i vostri pensieri. Decidete cosa ci state a fare qui, per questo poco tempo che ci resta, che segno volete lasciare? E poi abbiate il coraggio di condividerlo, perchè un sogno nel cassetto, serve solo a fare la muffa. Un sogno condiviso è l’inizio del cambiamento.

Qual era il vostro sogno da bambini? Ve lo ricordate ancora? E oggi, qual è il vostro sogno? E cosa state facendo per realizzarlo? E se tutto questo vi sembra banale, rispondete a questa domanda: siete felici, qui e ora? Se la risposta è no, scrollatevi di dosso il cinismo e i pregiudizi e prendetevi un po’ di tempo per fare i conti con la vostra vita, che non è un fatto isolato, ma è parte di una società, è connessa ad altri individui. La vostra felicità può anche dipendere, in parte, da altri. Ma voi resterete sempre il fattore più importante. Anche nelle vite delle persone che vi stanno accanto. 

Qualche settimana fà ho visto il NO, i giorni dell’arcobaleno, il film sulla storia del Cile e del referendum contro Pinochet. Devo dire che ignoravo la storia, ma ci ho trovato molte somiglianze con la storia della nostra società, non solo nei fatti, ma nelle percezioni, nelle sensazioni. L’idea di cambiare la storia basandosi sull’ottimismo, sulla proiezione di un’idea nuova di società, di basare una rivoluzione sull’allegria, questo è il sogno, questa è la vera rivoluzione!

Voi che siete una nuova generazione

guardate ai fatti, leggete, informatevi
non prendete per garantito niente
non credete a niente
di quel che vi viene raccontato

Fatevi la vostra verità, una in cui potete credere
e a cui potete dedicare la vostra vita.

Gandhi disse una volta : ” la verità è il mio Dio.”
Due anni dopo, scrisse a colui a cui aveva scritto questo : “no, il mio Dio è la verità”.

La verità è una grande cosa,
forse irraggiungibile,
ma fatene la vostra meta nella vita,
cercatela la verità, cercate anche quella dentro di voi,
chi siete, cosa volete fare qui,
che cosa ci siete a fare al mondo.

Ponetevi questi problemi
e la vita diventerà meravigliosa!

(Tiziano Terzani)

Qualunque sia la vostra fede, i vostri princìpi, i vostri desideri, siate folli, innamoratevi della vita, e portate avanti le idee più irragionevoli. Immaginate il mondo che volete e descrivetelo, scoprirete che altri vogliono la stessa cosa. You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one…

Etuttounsogno


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