Forse è un concetto obsoleto ma è quello che voglio - Lilia gambe accavallate, le sue caviglie sottili si attorcigliavano come serpenti elegante musa ispiratrice, lo guardava al di sopra degli occhiali continuando a leggere, fumava lunghe sigarette che accompagnava come un maestro d'orchestra, dirigeva i cuori di entrambi.
Osip e Vladimir.. aveva un sorriso per entrambi, sapeva amarli e confortarli.
Ma tu, tu! Vladimir cosa ne pensi ?
Vladimir con fare lento si avvicinò alla credenza, prese una lattina di pesche sciroppate - gliele aveva regalate Lilia al ritorno dall'Italia -, tirò la linguetta a strappo, le versò e le assaporò di gusto; si asciugò le labbra con le dita e disse:
Dimorano talvolta vagabondi privi d'asilo.
Volete stuzzicarmi?
Meno delle copecche d'un pitocco.
Sono gli smeraldi delle vostre follie.
Ricordate.
Peri Pompei.
Quando esasperavano il Vesuvio, ehi!
Signori! Dilettanti! Di sacrilegi, di delitti.
Di massacri, avete visto mai ciò che è più terribile?
Cosa?
Il viso mio quando io sono assolutamente tranquillo ?
Attendo tue.
Peppa Modotti