Abattoir ci mette la faccia

Creato il 21 maggio 2011 da Abattoir

Il Collettivo Abattoir sarà presente con gambe, mani, ossa, pelle, schiene, bocche, occhi, visi, capelli, cervelli, e tutto il resto, al Palermo Pride 2011. Mancano poche ore, voi siete pronti? Ci vediamo alle 15:00 in piazza Magione, non mancate!

L’importanza di chiamarsi diverso

di Lidia Falletta

Non vorrei mai essere una persona come tutte le altre, non vorrei mai essere diverso da me.
Questo è quello che mi ripeto tutte le mattine, e allora tutti i giorni mi sveglio e mi reinvento. Ricreo la mia persona nel modo di vestire, nel modo di pettinarmi, spostando un altro capello bianco. Mi lancio per strada, ignorando i pregiudizi della gente che mi osserva, che mi scruta, che guarda le mie gonne strane, e, sentendo i loro sguardi addosso, muto in un’altra me. Leggo un libro e cambio, ascolto un dibattito e cambio, tutte le volte che parlo con la gente che incontro, mi plasmo, poi mi elaboro e torno me. E, passando la sera nelle piazze, assorbo tutte le discussioni degli altri, dei pazzi, dei colti, anche di chi non ha niente da dire, e in silenzio le riorganizzo, le porto a casa, ci dormo su e le inserisco in me.
Tutte le volte che cambio il mio modo di pensare, tutte le volte che volto pagina, che cambio canale, che brucio una vecchia maglietta e chiedo scusa mi evolvo, poi torno indietro e cambio,e ancora cambio e sono diversa e ancora me. E mi trasformo ogni giorno e cresco, ed ogni giorno sono differente da quella che ieri ero ed ogni giorno sono migliore di un anno fa,dei mesi scorsi e dei giorni passati. Cambio… Nel mio cambiamento mi avvicino sempre di più alla me che vorrei essere, alla grande persona che vorrei diventare, lontana da tutti questi luoghi comuni, lontana dalle masse, lontana da chi sostiene che diverso non è normale.
Sono una diversa e sono felice perchè ogni giorno sono una musulmana, un omosessuale, un nerd, una comunista, una clandestina appena scesa da un barcone, sono tutte le persone che mi assomigliano e che non mi assomigliano, sono il bianco e sono il nero. Sono me.
Diceva Sandro Penna:
“Felice chi è diverso essendo egli diverso,
ma guai a chi è diverso essendo egli comune”.
Non temiate di essere voi stessi, non vergognatevi di essere diversi.
Siate PRIDE.


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