Quest'anno i regali di Babbo Natale, sono stati soprattutto in materiale naturale: così insieme a giochi in legno, ha scelto anche delle bamboline di pezza, pronte a sostituire quella che gira per casa con il viso di plastica (e non ha fatto nessun intervento estetico!).
Ma Babbo Natale, con questo regalo, non ha avuto un occhio di riguardo solo per l'ecologia, ma è stato anche molto sensibile nei confronti dei più poveri e sfortunati che dalla vita hanno avuto pochi privilegi.
Queste infatti non sono delle semplici bambole di stoffa, ma bensì sono le Pigotte: le bambole che salvano la vita!
Quella di un bambino africano!
La Pigotta è la bambola dell'UNICEF: è una bambola di stoffa, realizzata a mano da volontari e ogni pezzo è unico.
Il prezzo per l'acquisto va completamente in beneficenza, e viene usato per acquista un Kit che salverà la vita a molti bambini poveri dell'Africa.
Da tempo ero alla ricerca di una bambola Waldorf per i miei bimbi e non sapendo cucirla io, avevo chiesto informazioni a Silvia, del blog "Piacere di conoscerti", che ne realizza di bellissime e le vende on line, (anche personalizzate per chi lo desidera).
Mi ero decisa di ordinarne una, ma poi sono capitata a Loreto proprio il giorno in cui in Piazza c'erano i volontari Unicef che davano in adozione queste bellissime bambole: ognuna diversa dall'altra, di diverso colore e sesso, con capelli e vestiti di lana o di cotone, con la bocca sorridente o la bocca a cuore....
Non ho resistito e ne ho scelte due: Viola e Caterina, entrambe nate a dicembre 2011 a Loreto dalle mani di 2 volontarie.
Un piccolo gesto per far felice non solo mia figlia, ma anche tanti bambini africani che ogni giorno muoiono di fame.
Entrambe, a turno hanno, avuto il posto d'onore sul passeggino e sono state cullate con una ninna nanna.