Un fatto sportivo destinato a mutarsi in caso diplomatico. Oggi martedì sette gennaio la squadra di calcio olandese SBV Vitesse ha deciso di effettuare gli allenamenti invernali ad Abu Dhabi senza Dan Mori,giocatore israeliano.
In Israele la notizia ha già destato polemiche. La decisione del club militante in Eredivise, massima serie dei Paesi Bassi, è giunta dopo le minacce di arresto delle autorità di Abu Dhabi. Secondo il quotidiano nazionale Yediot Ahronot, per Mori sarebbe un giunto un immediato fermo in caso di ingresso negli Emirati Arabi Uniti.
La squadra di calcio ugualmente partita per la sessione di allenamenti ha ordinato al calciatore di restare con riserve e squadra primavera ad Arnhem, sede del club.
Nessuna autorità di Abu Dhabi ha rilasciato commenti a seguito del fatto.
Gli Emirati Arabi Uniti sono una confederazione di sette stati affacciati sul Golfo Persico. Nati nel 1971, grazie ai propri importanti giacimenti petroliferi, gli EAU hanno sviluppato una potente industria di settore che raggiunge una produzione di cento tonnellate di “oro nero” annui.
La confederazione della capitale logistica Abu Dhabi e della turistica Dubai non ha e mai ha avuto nessun tipo di rapporto diplomatico o economico con Israele.
Immediato l’intervento del politico olandese anti-islamista Geert Wilders. Secondo il leader del PVV, partito della libertà da lui fondato, la squadra non sarebbe dovuta partire per Abu Dhabi a fronte delle minaccie di arresto per Mori.
Il portavoce del SBV ha giustificato il mancato boicotaggio per via delle due amichevoli programmate con Amburgo e Wolfsburg in territorio emirato. Troppi sarebbero stati i mancati incassi da sponsor e le opportunità di visibilità per il Vitesse, secondo in classifica.
Il club ha chiarito inoltre le posizioni del diretto interessato. Dan Mori avrebbe sostenuto la decisione del club di continuare gli allenamenti ad Abu Dhabi.
La notizia di minaccia di arresto giunta il giorno prima della partenza non avrebbe scosso eccessivamente il calciatore israeliano. Visti i precedenti è possibile che Mori si aspettasse un risvolto simile. Non è la prima volta che gli Emirati Arabi negano l’acceso a sportivi di Israele.
E` successo a Shahar Peer nel 2009: alla tennista israeliana fu negato l’ingresso per competere al Dubai Tennis Championship. Giunse una multa di 300 mila dollari dalla WTA per aver rifiutato la sportiva
A seguito di leggi nazionali è proibito mostrare la bandiera di Israele anche in eventi sportivi. E così è stato ai Campionati mondiali di scacchi under 18 o nel confinante Qatar durante la Coppa del mondo di nuoto di ottobre.
Con dissapori derivanti dagli innumerevoli conflitti arabo-israeliani del recente passato, le minacce di arresto di Abu Dhabi per Mori scatenerà sicure polemiche tra i vari schieramenti pro e contro isreale, in un conteso socio-geografico che sembra non avere preamboli di distensione. Neanche nello sport.