AC Interview | HydroPhyllum ARSENALE CREATIVO
Un giardino richiede manutenzione paziente e molta attenzione. Le piante non crescono solamente per onorare la loro ambizione o per soddisfare buone intenzioni. Crescono floride perché qualcuno ha riposto in loro i propri sforzi, e il sentimento appagante che ritornano permette alle persone di percepire una sorta di tuffo in un equilibrio ancestrale di rispetto tra uomo ed esseri viventi.
Questo è l’obiettivo principale della brillante HydroPhyllum, la cui idea e realizzazione sono nate da una profonda passione per i giardini e per l’acqua. Seguendo questo concetto, questa azienda agricola, piccola ma di successo, alleva e riproduce ninfee, fiori di loto e molti altri tipi di piante acquatiche coloratissime ed incredibilmente particolari. La squadra dedica le proprie attività a tutte le persone che trovano ancora nel giardino un rifugio per l’anima, e il loro lavoro originale, creativo ed inusuale, merita un’intervista per rendere nota ai più la sostanza del loro progetto.
Diamo una definizione al vostro nome: cosa significa Hydrophyllum? Come è nata l’azienda?
Hydrophyllum virginianum è il nome di una pianta che vive sia nei boschi sia vicino ai corsi d’acqua, quindi ben rappresenta i due mondi in cui operiamo: la terra e l’acqua.
Mio padre Fabio è da sempre amante della natura in genere. L’idea vera e propria della creazione di un vivaio nasce da una chiacchierata in famiglia: perché non provare a realizzare una proiezione dei nostri sogni?
Negli ultimi anni sono entrata in contatto con un lato del suo lavoro che mi ha coinvolto, così proponendomi di provarci mi ha aperto un mondo di prospettive, e non ho potuto che accettare.
Come siete entrati in contatto con questa realtà di giardinaggio? A chi vi siete ispirati?
Mio padre progetta e realizza giardini da ormai da 30 anni.
Negli ultimi tempi ha scoperto il mondo delle biopiscine e dei laghetti, già comunque conosciuto e apprezzato all’estero. Quindi, oltre ai giardini, ha iniziato ad occuparsi anche di piante acquatiche. E’ andato anche in Olanda, dove biopiscine e laghetti spopolano, a vederne le tecniche di realizzazione. In Italian la maggior parte delle persone ama la piscina limpida, il fatto di essere immersi nella natura spaventa. Si temono le zanzare, che in realtà vengono mangiate dai pesci, le alghe infastidiscono… Altri invece hanno colto che uno specchio d’acqua può racchiudere un mondo bellissimo e pieno di vita. In queste biopiscine si creano dei veri ecoecosistemi praticamente autonomi, in cui tutti gli organismi vivono in simbiosi, dunque con qualche accortezza hanno solamente bisogno di manutenzione stagionale. Per esempio, nella biopiscina non si può entrare unti di creme perché si rischia di alterarne l’ecosistema.
In una società come quella attuale, come combinate il vostro spirito imprenditoriale e la necessità di rispettare l’ambiente?
Ci impegniamo a non utilizzare prodotti fitosanitari sulle piante, a meno che non sia strettamente necessario, visto che consideriamo i metodi naturali una più che valida alternativa. Amiamo così la natura e la rispettiamo. Le piante ci sono da sempre e noi non abbiamo fatto altro che sfruttarle nel modo sbagliato. Nella natura c’è vita, se la rispettassimo ne trarremmo molti più frutti con meno sforzo, e questo mondo sarebbe indubbiamente più sano.
Grazie a Linda Cartolaro
Cittadella (PD) 35013
+39 340 0579910 www.hydrophyllum.it Facebook
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