Magazine Calcio

AC Milan: Azionariato popolare? No grazie, preferiamo il Supporters Trust

Creato il 13 ottobre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
AC Milan: Azionariato popolare? No grazie, preferiamo il Supporters Trust
Interessante post di risposta, tratto da ivm.ilcalciomagazine.it, all'affermazione del Presidente del Milan, Silvio Berlusconi, che sulla Gazzetta dello Sport, riportato da calcioefinanza.it(LINK all'articolo), faceva riferimento all'azionariato popolare...
Azionariato popolare? No grazie, preferiamo il Supporter Trust
Azionariato popolare. Silvio Berlusconi in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport parla dell’esempio di Barcellona e Real Madrid.
Azionariato popolare e Supporter Trust; voglia di cedere le quote del Milan o meno. Silvio Berlusconi oggi sulla Gazzetta dello Sport. L’intervento del Presidente è stato ad ampio raggio ma, lasciando da parte i temi tecnici, preferisco soffermarmi su quanto dichiarato in merito all’ipotesi di cessione di quote del Milan; queste le sue parole: “Avrebbe piuttosto senso considerare l’esempio del Real Madrid e del Barcellona, una sorta di azionariato popolare. Ma per il momento è un problema che non si pone. Tra l’altro abbiamo trovato una formula di gestione che funziona perfettamente: tra Barbara e Galliani c’è davvero armonia. Plutarco diceva che le guerre si vincono con le lance dei giovani e con la saggezza dei vecchi comandanti“.
Poi, in riferimento all’Inter finita in mani straniere dice:  “Mi addolora che un milanese “doc” come Moratti abbia lasciato. Non credo che sarei capace di affidare il nostro Milan ad un cittadino straniero. Ma, forse, nemmeno ad un italiano. Mio padre diceva che ho il Milan tatuato sul cuore. E non ho alcuna intenzione di fare un trapianto“.
Le due affermazioni stridono un po’ in quanto, se da un lato apre alla possibilità di considerare l’azionariato popolare, dall’altro afferma che non lascerebbe il Milan nè a investitori stranieri, nè ad italiani. E allora, che senso ha l’affermazione sull’azionariato popolare?
Da queste colonne, chi vi scrive, nelle ultime settimane ha spesso parlato di Supporter Trust “alla tedesca” come unica via per salvare “capra e cavoli”. L’azionariato popolare “alla spagnola” non si addice al Milan di Silvio Berlusconi. Vediamo le differenze e capiamo il perchè.
Azionariato popolare. Diffusione della proprietà della Società e dunque dell’A.C. Milan presso pubblico e tifosi che diventano investitori e dirigenti. Chiunque può acquistare azioni della società nella misura preferita. Si ottiene così una capillare diffusione della proprietà (cosa non gradita al Presidente) delle quote della società che diviene di proprietà di un numero molto elevato di persone fisiche e giuridiche che hanno investito nelle azioni. In pratica, le quote delle società sportive diventano di proprietà di una moltitudine di tifosi che anche in presenza di una sola azione godono di tutti i diritti e doveri spettanti al singolo socio. Questo è l’azionariato popolare “alla spagnola”.
Supporter Trust. Il “modello tedesco” suggerisce il Supporter Trust, è quello cui fece riferimento, nei giorni scorsi, Barbara Berlusconi, indicata da Papà Silvio come il prossimo Presidente dell’A.C. Milan. In Germania, nel 1999, il governo approvò la legge del 50+1, cioè, nessun club di Bundesliga poteva essere di proprietà di un singolo azionista per più del 50%. Tutte le squadre tedesche sono di proprietà, per il 51%, di un Supporter Trust, cioè un’associazione di tifosi. Di recente, il Supporter Trust del Bayern di Monaco ha ceduto parte del suo 80% all’Allianz che sponsorizza lo stadio, e sempre all’Allianz, Adidas e Audi hanno ceduto l’1%. Il nuovo assetto prevede 73% Supporter Trust, 9% Adidas, Audi e Allianz.
Differenze. Lo scopo sociale del Supporter Trust è quello dell’acquisto di quote societarie, attraverso un’associazione o cooperativa, che, assicurata un’ampia democraticità interna, si fa portavoce degli interessi dei tifosi e svolge un ruolo di controllo sulla gestione del club, non ha scopo di lucro, pertanto gli utili realizzati vengono tutti reinvestiti nel club. Le quote di adesione devo essere sostenibili e accessibili a tutti e ogni singola quota rappresenta un singolo voto indipendentemente dalla quota sottoscritta per l’adesione, il principio è “una testa un voto”.
Pertanto, chiunque può aderire al Supporter Trust. I proprietari del Club sarebbero in numero limitato, poichè il Trust rappresenta una sola entità giuridica sebbene partecipata da migliaia di iscritti democraticamente rappresentati in seno al Club calcistico.
Nell’azionariato popolare tutto ciò non accade. Ognuno, persona fisica o soggetto giuridico, è libero di acquistare le quote che ritiene opportune. Il diritto di voto è conseguente; pesi tanto quanti soldi “hai messo”. Non è dunque una struttura orizzontale, ma, semmai, verticale. Lo scopo è chiaramente di lucro.
Per quanto esposto sinora, strano che Silvio Berlusconi faccia riferimento a Real e Barcellona mentre la figlia Barbara parli di “modello tedesco”. E’ evidente anche solo superficialmente che le due cose sono notevolmente diverse. Oltretutto, per come già spiegato, col Supporter Trust, non vigendo in Italia l’obbligo di legge del 51%, Berlusconi potrebbe tranquillamente detenere la maggioranza delle quote del Milan destinandone una percentuale 30, 40, al Supporter Trust, cosa che non può garantirsi con l’azionariato popolare. Senza considerare che dal Trust arriverebbero i soldi per la costruzione del nuovo stadio.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :