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Accadde oggi: nel 1922 Howard Carter entra nella tomba di Tutankhamon

Creato il 26 novembre 2013 da Ilariagoffredo

Oh, che bello. Oggi vi parlo della tomba di Tutankhamon, nell’anniversario della scoperta. Non ve l’avevo detto? Sono appassionata anche di storia egizia. Passione che ho avuto la fortuna di nutrire anche dal vivo, durante un lungo viaggio in Egitto.

L’arte, la cultura e la storia egizie sono così vaste che risulta impossibile parlarne brevemente, per cui focalizziamo l’attenzione su ciò che riguarda Tutankhamon.

Chi è Tutankhamon

La maschera di Tutankhamon, diciotto chili di oro massiccio, è conservata al museo egizio del Cairo.

La sontuosa maschera funeraria del faraone egizio Tutankhamon, risalente alla metà del XIV secolo a.C., è uno straordinario lavoro di oreficeria e intarsio di pietre dure (lapislazzuli e cornalina).
Diciotto chili di oro massiccio, è conservata al Museo egizio del Cairo.

Tutankhamon (XIV secolo ca. a.C.) fu un faraone della XVIII dinastia che regnò dal 1350 al 1341 ca. a.C. Succeduto ad Akhenaton, dopo il breve regno del fratellastro Semenkhara, reintrodusse il culto di Ammone, abbandonato per volere di Akhenaton, e riportò la capitale a Tebe, ponendo così fine alla crisi politica e religiosa che aveva opposto il suo predecessore alla ricca e potente casta dei sacerdoti di Ammone.

Poco si sa del regno di Tutankhamon e, considerata la sua giovane età (morì a circa diciannove anni), è probabile che il Paese fosse di fatto governato da Horemheb, capo dell’esercito. La sua notorietà deriva soprattutto dal ritrovamento della sua tomba da parte di Howard Carter (vedi approfondimento in fondo all’articolo) nel 1922. Sfuggita ai saccheggi, conteneva intatto il corredo funerario del faraone, oltre alla sua mummia, attualmente conservati al Museo egizio del Cairo.

La scoperta della tomba

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La scoperta della tomba del faraone Tutankhamon, vissuto nel XIV secolo a.C., rappresenta una delle maggiori conquiste dell’archeologia del XX secolo. Gli scavi furono iniziati nel 1922 dagli studiosi Howard Carter e Lord Carnarvon. Gli archeologi identificarono le tracce della tomba di Tutankhamon sotto i detriti di quella di Ramesse VI, nella Valle dei Re (vedi approfondimento in fondo all’articolo). A differenza degli altri sepolcri, quello di Tutankhamon, che comprende ben quattro stanze sotterranee, non era stato saccheggiato dai ladri, e gli studiosi vi trovarono oltre 5000 oggetti, fra i quali la celebre maschera mortuaria in oro del faraone, gioielli, mobili, armi, ventagli, statue, oggi esposti presso il Museo egizio del Cairo.

La tomba

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Si tratta della tomba più dimessa, ma è anche la più famosa della valle per l’immenso tesoro artistico e archeologico scopertovi. La tomba è modesta perché fu eseguita affrettatamente per un faraone di secondaria importanza, morto giovanissimo. Tutankhamon visse nel periodo travagliato dalle lotte politico-religiose originate dalla morte del grande faraone eretico Akhenaton, disordini sedati dopo qualche anno dopo dal potente Horemheb. La tomba venne limitata a un corto corridoio conducente all’anticamera su cui si affacciano, a destra, la camera sepolcrale e la stanza del tesoro, mentre di fronte è un’altra stanza destinata ad accogliere le offerte e l’arredo. Di tutto il complesso solo la camera sepolcrale fu decorata con una raffigurazione di Aj, secondo martito di Nefertiti, e successore di Tutankhamon, mentre compie la cerimonia dell’apertura degli occhi e della bocca del defunto in sembianze di Osiride.

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Appena riempita del corredo e sigillata, la tomba venne visitata dai ladri che, disturbati, ne asportarono solo pochi oggetti. Riordinata sommariamente e sigillata di nuovo dai Sacerdoti ebbe la fortuna, cent’anni dopo, di rimanere sepolta dai detriti prodotti nello scavo della tomba di Rameses IX. Il materiale di scarto ne cancellò ogni traccia cos’ che essa fu dimenticata per quasi tremila anni.

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Parte dell’arredo funebre di Tutankhamon accatatato nell’anticamera della tomba: al centro della foto, il più bello dei tre letti funebri, quello i cui lati sono vacche con le corna a forma di lira che racchiudono il disco solare. Al di sotto di esso è stipato del pane.

Il tesoro

In tutti gli ambienti della tomba di Tutankhamon furono rinvenuti oggetti preziosi: gioielli, amuleti, monili, oggetti rituali, sigilli, strumenti musicali, sedie, carri, statue, portantine, maschere e sarcofagi in oro massiccio decorato finemente e con pietre preziose. Basti pensare che persino alcune delle pareti interne erano ricoperte da un sottile foglio d’oro ottenuto con battitura a freddo.

Sono stata sia nella Valle dei Re che nel Museo del Cairo e vi assicuro che gli oggetti realizzati per i reali hanno davvero una fattura che lascia a bocca aperta.

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Approfondimenti

Howard Carter

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Howard Carter (Swaffham, Norfolk 1873 – Londra 1939) fu un archeologo ed egittologo britannico. Dal 1891 al 1899 partecipò a una spedizione di scavi in Egitto; nel 1892 collaborò con l’egittologo britannico Flinders Petrie nel sito di Tell el-Amarna e gli fu affidato l’incarico di sovrintendente al dipartimento di antichità del governo egiziano. Tra le sue scoperte più importanti si annoverano le tombe dei faraoni Tutmosi IV, Amenofi I e della regina Hatshepsut. Nel 1922 Carter e l’egittologo britannico George Herbert Carnarvon effettuarono uno dei maggiori ritrovamenti del XX secolo: nella Valle dei Re, a Luxor, scoprirono la tomba di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia. La tomba, intatta, conteneva una ricchissima collezione di tesori conservata attualmente al Museo egizio del Cairo.

Valle dei Re

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Necropoli situata sulla riva occidentale del Nilo di fronte a Luxor, in Egitto, luogo di sepoltura dei faraoni del Nuovo Regno (1570-1070 a.C). Sebbene sia vicina al fiume, la valle è celata da alte rocce e la via d’accesso è lunga, stretta e tortuosa. Prima del Nuovo Regno le necropoli reali erano costituite da complessi formati da tombe-piramidi e templi. Amenofi I (1551-1524 a.C.) ruppe la tradizione, facendo costruire il proprio tempio a poca distanza dal fiume e la tomba a nord-ovest, tra le rocce. I suoi successori ne seguirono l’esempio, scegliendo tuttavia di costruire le tombe all’interno della valle, probabilmente per cercare di impedire che fossero depredate.

Gli scavi hanno portato alla luce 34 tombe, a partire da quella di Seti I, trovata dall’italiano Belzoni nel 1817; il corpo di Seti I, insieme con altre 39 mummie reali spostate dai sepolcri, fu scoperto nel 1881 in una grande camera funeraria scavata nelle rocce che si affacciano sul Nilo. Quasi tutte le tombe contengono numerosi vani le cui pareti recano testi geroglifici incisi e dipinti, nonché scene magiche e simboliche. L’ultima tomba scoperta (1922) fu quella di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, l’unica scampata a saccheggi in tempi antichi. Sebbene avesse subito due furti, la tomba conteneva ancora oltre 5000 oggetti sepolti insieme con il giovane re. Tranne Hatshepsut, sposa di Tutmosi II, che regnò a pieno titolo, le mogli dei faraoni venivano sepolte alcuni chilometri più a sud, nella Valle delle Regine.

Fonte: Encarta, Wikipedia, Arte e storia dell’Egitto (Bonechi)

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