Dopodiché parliamone. Imbrattano i pali, tolgono la visibilità alle strade, se li chiami ti dico "facciamo così perché tanto lo fanno anche i politici, ma noi a differenza loro ci occupiamo di cultura", coprono pubblicità regolarmente pagate, fanno concorrenza sleale ad altre scuole di teatro e di recitazione che si pubblicizzano regolarmente pagando le tasse, obbligano il comune ad oscurare alcune loro inserzioni e gli oscuramenti li paghiamo tutti noi. Insomma una scorrettezza assurda che si ripete ogni anno in questo periodo di inizio stagione. L'area attorno a La Sapienza, per dire, è trasfigurata da questa gente.
Domanda: ma voi andreste o affidereste vostro figlio ad un corso di recitazione realizzato e somministrato da questi personaggi? Che qualità può avere un prodotto pubblicizzato in questo modo piratesco?