Accanto a un angelo di Giulia Borgato

Creato il 23 luglio 2015 da Anncleire @anncleire

«Lasciami!», esclamò lei. «Devo aiutarlo, lasciami andare!»

«Non puoi aiutarlo», replicò. «E io gli ho promesso di tenerti al sicuro.»

«Allora è in pericolo! Perché gli ha puntato quella spada alla gola? Credevo foste amici!»

“Accanto a un angelo” è il romanzo d’esordio di Giulia Borgato, uno ya urban fantasy, che ha per protagonisti gli angeli. Una bella idea, con una mitologia ben congeniata, che si rifà direttamente alla città in cui la Borgato vive, Padova, ma che manca di un buon editing e si perde un po’ nella parte più romantica, con una protagonista che manca di originalità e verve. Un libro che tutto sommato mi è piaciuto.

Ci sono angeli che vivono nascosti tra noi. Perché sono sulla Terra? E cosa cercano tra le terzine della Divina Commedia?  Giulia è una ragazza appena diplomata, innamorata di Daniel da anni. Lui ricambia i suoi sentimenti, ma per proteggerla non glielo ha mai rivelato, perché Daniel, in realtà, è proprio uno di questi angeli.  Quando si trovano a vivere l’uno accanto all’altra, Daniel non può più trattenere l’amore che prova per lei e le confessa di contraccambiarla. Il pericolo però è in agguato; gli angeli caduti lo vogliono dalla loro parte e devono impedirgli di imporre il marchio alla ragazza. L’amore di Daniel e Giulia è abbastanza forte da essere la chiave della salvezza dell’angelo, e forse, anche dell'umanità?

 

 

Ormai angeli o mezzi angeli o angeli caduti che vivono sulla Terra riempiono un ampio arsenale di libri pubblicati, ma il fascino di queste creature leggendarie sembra non conoscere una fine. Anzi, sembra quasi un mito senza tempo, che stuzzica l’immaginario collettivo in maniera insaziabile. Ero molto incerta quando ho iniziato a leggere questo libro, non perché si trattava di un self, ma perché gli urban fantasy non sono propriamente il mio genere preferito, ma ero convinta di dare una chance alla Borgato. Un buon esordio, con un buon worldbuilding, ma costellato da una romance troppo costellata di cliché per essere credibile, e questa specie di instalove basato solo sulle impressioni generate da incontri casuali e sporadici io non lo accetto. D’altronde Giulia è una ragazza ingenua, che si fida troppo, che si lascia condizionare troppo dai suoi sentimenti. Niente può dissuaderla dal suo amore, neanche i comportamenti assurdi e irrazionali di Daniel, che pur essendo un ragazzo in gamba, pure soffre di schizofrenia, quando si tratta del suo segreto. Giulia è la classica brava ragazza, studiosa, disciplinata, un po’ timida, sicuramente insicura di sé stessa, del suo corpo, e delle sue potenzialità. D’altra parte Daniel è un personaggio complesso, anche lui pieno di dubbi, soprattutto sulla sua natura e su quello che virtualmente potrebbe succedere a Giulia da una loro unione. La migliore amica di Giulia, Silvia, non aggiunge niente alla storia, si è una spalla per la ragazza, soprattutto nei momenti di crisi con Daniel, ma sostanzialmente non fa la differenza.

Come accennavo la parte fantasy, paranormale, invece è molto convincente, convalidata anche da citazioni e note a piè di pagina che aiutano la comprensione. Non sono un’appassionata di Trecento italiano, conosco pochissimo Giotto, ma ho trovato affascinante l’unione tra realtà, mito e invenzione dell’autrice. Dante, che viene ripetutamente citato, poi è uno dei nostri capisaldi ed è molto interessante come venga amalgamato nella storia senza sopraffarla. Quello che manca è un più ampio respiro, un puntare più approfonditamente ai cattivi, che fanno capo al “Portatore di luce” ma non sono molto incisivi e alla fine si perdono, rimane un buon mistery, con dei buoni spunti ma a mio avviso gestiti male.

L’ambientazione è molto curata e sono molto contenta di vedere al centro della scena una città italiana. Solitamente partono tutti per grandi mete più o meno esotiche e invece anche nel nostro bel paese ci sono dei paesaggi incantevoli, delle città stupende. E infatti Padova è bellissima e di certo l’ambientazione ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo della storia che ho particolarmente apprezzato.

Il particolare da non dimenticare? Una catenina con un ciondolo…

Un urban fantasy dal worldbuilding azzeccatissimo, atmosfere molto interessanti e una romance piuttosto debole, che confermano un buon esordio, sono certa che sentiremo ancora parlare di Giulia Borgato, che infatti ha già pubblicato un altro libro, Sei parte di me.


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