Cosa sono i pensieri?
Pensa agli affari tuoi!
Le cause della paura
Si prova paura perché c’è tanta confusione nella propria testa! Si prova paura perché crediamo troppo ai nostri pensieri, ci crediamo al punto di voler avere sempre ragione, e ci crediamo talmente da pretendere di cambiare le persone intorno a noi e persino il governo e il tempo!
Tutto ci sembra andar male: ecco la nostra follia. Occorre non dare valore ai nostri pensieri negativi o fissazioni, è necessario non dare potere alle cose che pensiamo e che ci angustiano!
Ma cosa sono i pensieri?
Le nubi producono pioggia senza il nostro permesso, il sole sorge e tramonta senza chiedere permesso e l’inverno arriva inesorabile con venti freddi, neve e ghiaccio: e noi non possiamo farci niente. Possiamo solo proteggerci.
La cistifellea produce la bile senza il nostro permesso, il cuore pulsa senza il nostro permesso, il diaframma ci fa respirare senza il nostro permesso e il cervello… produce ininterrottamente pensieri senza il nostro permesso.
Tutto è parte della natura. E la natura rappresenta la realtà, ciò che vediamo, ciò che è presente davanti a noi, ciò che è vero.
Come non possiamo cambiare le stagioni o il tempo o l’epoca di fioritura delle piante, così non possiamo cambiare i nostri pensieri spontanei che sono prodotti dal cervello che è parte integrante della natura come il mare agitato, le nubi temporalesche e il vento impetuoso.
E’ il cervello che produce i pensieri, così come la cistifellea produce la bile che serve a digerire i grassi: e dunque i pensieri spontanei non sono nostri, non siamo noi a produrli. I pensieri spontanei sono un prodotto della natura, come l’erba e i funghi…
Ma noi cosa facciamo? Crediamo tanto ai pensieri che ci arrivano involontariamente, crediamo che siamo noi a produrli, crediamo che sono nostri, e pretendiamo di cambiare coloro che hanno pensieri diversi dai nostri e che a loro volta vorrebbero cambiare noi… Questa è la follia degli esseri umani!
E siccome non riusciamo (quasi mai) a cambiare il comportamento degli altri, a ridurli come noi vorremmo, a fargli fare ciò che piacerebbe a noi…, proviamo paura, ansia, frustrazione e risentimento e ci sentiamo stressati, impotenti e infelici.
Ogni volta che pensiamo agli affari degli altri anziché ai nostri, quando ce la prendiamo con Dio, con i genitori, con il partner, con il capo ufficio, con i colleghi, con il governo e con il tempo… siamo irresponsabili e ci procuriamo frustrazione e infelicità.
Essere responsabili significa accettare la realtà e comportarsi di conseguenza. Accettare la realtà significa anche rispettare gli altri. Rispettare gli altri significa ammettere che essi abbiano pensieri e desideri diversi dai nostri.
Se ritieni che qualcuno sia responsabile dei tuoi fallimenti o della tua sofferenza, sei messo veramente male perché ti comporti come una vittima.
Potresti chiedermi: “Se la realtà è brutta, sbagliata o ingiusta, e comunque se non ci piace dobbiamo lo stesso accettarla”?
Nessuno ci obbliga ad accettare la realtà che non ci piace, e proprio perché in pratica nessuno accetta la realtà che non gli piace, si lamenta o si dà da fare per cambiarla; e siccome darsi da fare significa spesso lottare contro la volontà degli altri e contro la stessa realtà, si sente deluso, stressato e pieno di ansia, di paure e di frustrazioni.
È necessario accettare la realtà, anche se non ci piace, anche se non piace a nessuno. La realtà è ciò che è ed è sempre vera: sono i nostri pensieri e i nostri giudizi che non sono veri, perché sono di parte, guardano a una sola faccia della medaglia, e non accettano la realtà!
Occorre accettare ciò che è, accettare la realtà senza pretendere di cambiarla a proprio piacimento o in opposizione agli altri, occorre farsi gli affari propri, altrimenti non ci sentiremo in pace con noi stessi e saremo in guerra con gli altri.
Farsi gli affari propri significa appunto accettare la realtà ed essere in pace con se stessi e con il mondo.