Accettando l'inaccettabile

Creato il 26 marzo 2013 da Ilrattodellospazio
"Se il Pd volesse fare con noi le larghe intese, allora accetteremmo un capo dello Stato indicato da loro". La posizione del PDL, o meglio, di Silvio Berlusconi è chiara:  garantitemi un salvacondotto giudiziario e vi concedo governo e presidente della repubblica. Sennò nuove elezioni. La Lega è disposta ad appoggiare un governo Bersani, se Berlusconi è d'accordo. L'importante è non perdere le tre regioni del nord. Grillo è convinto di perdere consensi se dovesse mai appoggiare un governo che non fosse a guida M5S, quindi non appoggerà mai nè Bersani e neppure un governo istituzionale. I centristi sono spaccati fra quelli che vorrebbero una nuova ridizione della grande coalizione, quelli che appoggerebbero il Pd e quelli "mai con i grillini". Poi ci sono gli autonomisti, in realtà parte della coalizione berlusconiana, in maggioranza fedeli alle sue indicazioni, altri pronti ad appoggiare qualsiasi governo pur di non tornare a votare. Infine il PD, diviso fra Bersaniani, Renziani ed "inciucisti" di varia caratura. Tirate le somme nuove elezioni non le vuole nessuno. E' ovvio che invece ci saranno dal momeno che i veti incrociati portano proprio dove nessuno vuole andare. L'insensatezza di tutto ciò è evidente. Ipotizzando una vittoria dei grillini (un+5% non sarebbe impossibile) avremmo un governo fatto da gente che rifiuta integralmente il resto del paese (se non fosse così adesso troverebbero un accordo). Maggioranza in parlamento e minoranza nel paese. Se vincesse Berlusconi avremmo una situazione analoga, con in più un leader ottantenne già noto per aver condotto un paese nel baratro. In caso di vittoria del PD, oltre la riproposizione delle medesime problematiche, avremmo un partito come al solito spaccato al suo interno. Solo una coalizione delle forze più rappresentative può funzionare, non si può governare contro la maggioranza del paese. Finchè il centrodestra è guidato da Berlusconi non è accettabile una coalizione PD-PDL. "Lui" è il tappo che blocca la nazione e non cambierà niente finchè il PDL sarà "cosa sua". Non sarebbe male una coalizione dei due partiti "populisti": PDL-M5S. Ovviamente non adesso, che la maggioranza alla Camera è nelel mani del PD, ma la prossima volta. La cosa più sensata sarebbe una coalizione PD-PDL-M5S. Impossibile, però, per le ragioni appena dette. Si tratta del tipico dilemma, è un gioco nel quale ogni posizione è perdente. Non esiste una possibile vittoria se non si cambiano le regole del gioco. Qualcuno deve accettare l'inaccettabile. Berlusconi accetterà i verdetti delle corti giudiziarie? Bersani accetterà di concedere un salvacondotto a Berlusconi? Grillo vorrà rischiare il suo movimento per appoggiare un governo? Renzi accetterà di appoggiare Bersani, ora ed in caso di nuove elezioni? Bersani accetterà di lasciare il campo a Renzi? Qualcuno accetterà di fare un passo indietro e di appoggiare un governo del presidente?

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