Mamma di notte a volte ha bisogno di me e stanotte è una di quelle volte.
Voleva essere accompagnata in bagno, e in attesa che mi chiami per riaccompagnarla a nanna, io le arieggio un po' la stanza e mi affaccio al balconcino.
Per strada silenzio, le luci delle case sono tutte spente, si sente solo il rumore ritmico dell'irrigatore automatico del giardinetto sotto casa.
Il fresco è piacevolissimo dopo tutte queste giornate di afa, quasi quasi mi intrattengo ancora qualche attimo fuori, tanto mamma ancora non mi ha chiamata.
Sono lì, in pigiama affacciata alla ringhierina a guardare le stelle insinuarsi negli angusti spazi di cielo tra un palazzo e l'altro, quando dalla stradina dirimpetto arriva un tizio. Nottambulo il signore, penso tra me.
Il tizio alza gli occhi verso il balcone.
Io lo guardo per un attimo, ma poi distolgo lo sguardo e torno a caccia di stelle.
Dopo un po' torno a guardare giù e lo vedo fermo che guarda su.
Che ci avrà da guardare? Mah, vabbè, guardiamoci un altro po' di cielo e poi si rientra.
Sto alzando lo sguardo quando sento sussurrare:
-Miche'...
Nel palazzo non c'è nessun Michele, però al piano di sopra spesso ci sono ospiti, evidentemente ci sarà sto Miche' affacciato pure lui.
Incuriosita cerco di guardare sopra, senza però darlo troppo a vedere, ma la cosa è complicata, forse il Miche' è seduto perché dalla ringhiera non sporge nessuno.
- Miche'!
Il tizio rilancia alzando un pochino il tono di voce.
Miche', possibile che in questo silenzio non senti? Sto lì lì per girarmi decisamente con la testa in su per vedere chi mai sia questo fantomatico Miche', quando il tizio in strada flauta con voce suadente:
- Michela! Parlo con te, bellezza in pigiama al terzo piano!
Non so decidere bene se di notte faccio una figura migliore o peggiore di quella che faccio di giorno, ad ogni modo sono rientrata salutando il tizio con un garbatissimo 'Ma vafanculo!'.
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