Soggetti esclusi e sonerati dal versamento dell'acconto Iva annuale
Sono esonerati i soggetti che effettuano solo ed escplisivamente operazioni non imponibili, o esenti, o non soggette o comunque senza l'obbligo di pagamento dell'imposta;
- i produttori agricoli esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamento del tributo;
- i soggetti che esercitano attività di spettacoli e giochi in regime speciale;
- le associazioni sportive dilettantistiche, nonché le associazioni senza fini di lucro e quelle pro loco, in regime forfetario;
- gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l'unica azienda, entro il 30 settembre, se contribuenti trimestrali o entro il 30 novembre, se contribuenti mensili, a condizione che non esercitino altre attività soggette all'Iva;
- i soggetti che usufruiscono del regime agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali anche nel primo anno di fuoriuscita dal regime per decorrenza del triennio o per superamento dei limiti previsti per i ricavi ed i compensi;
- Chi inizia l'attività nel corso del periodo di imposta o chi cessa l'attività nel medesimo anno;
- Contribuenti con una liquidazione precedente inferiore a 116,72 euro (che sarebbe il valore minimo su cui calcolare un acconto dovuto dell'88%);
- Contribuenti che sulla base del metodo previsionale presumono di non raggiungere l'importo di cui al punto precedente o prevedono di chiudere l'attività;
- Contribuenti che registrano solo operazioni esenti o non imponibili (anche per opzione da 36 bis);
- Contribuenti che beneficiano dei regimi forfetari di determinazione dell'imposta ex art. 13 della l.388 del 2000, regime delle nuove iniziative imprenditoriali (ormai abrogato) o successivi regimi fiscali agevolati per i lavoratori autonomi che prevedono il versamento di una imposta sostitutiva anche a fronte della mancata applicazione dell'Iva in fattura. Non dovranno versare l'acconto nemmeno nell'anno di esaurimento del regime o di superamento del limiti quantitativo.
- Contribuenti che aderiscono al regime dei minimi (vale quanto detto al punto precedente);
- Coloro che adottano questi regimi non dovranno versare l'accotno iva dall'anno di adesione al regime fino all'anno di uscita così come anche è stato chiarito dalla risoluzione ministeriale 157 del 2004;
- chi accede o sta già fruendo del regime dei contribuenti minimi o ad altri regimi che hanno tra le loro caratteristiche la dispensa dagli obblghi Iva;
- chi ha cessato l'attività entro il 30 novembre dell'anno di riferimento se sono contribuenti mensili o entro il 30 settembre se erano contribuenti trimestrali;
- chi svolge attività di giochi e spettacoli in regime di determinazione speciale dell'Iva;
- chi raccoglie rottami usati e similari per la rivendita;
- chi dopo aver effettuato il calcolo evidenziano un acconto Iva inferiore a 103.29 euro;
- chi ha un credito di imposta o un debito di imposta inferiori ai 117.38 euro;
Come si effettual il calcolo: quali metodi a disposizione
Diciamocelo: non è difficile calcolarlo ma bisogna stare attenti perchè non si sa mai quale liquidazione prendere e può capitare di sbagliarsi.
Il calcolo dell'acconto dell'IVA avviene nella stragrande maggioranza attraverso il metodo storico che determina l'acconto applicando la percentuale dell'88% all'ultima liquidazione dell'anno.
Esistono anche i metodi previsionali che andrebbero applicati allorquando si prevede un considerevole aumento nella produzione che farebbe incrementare il debito IVA in modo rilevante ma anche in senso inverso una considerevole.
In estrema sintesi ed utilizzanod il metodo storico (che devo dire è sicuramente il più semplice anche se potrebbe essere non proprio quello conveniente talvolta): acconto = VH12 (campo debiti) x 88%
Contribuenti trimestrali per opzione: acconto = [VL38 + VH13 - VL368] x 88%
Il numero dei righi possono cambiare per cui verificare sempre con il modello sotto mano
Metodo di calcolo dell'acconto Iva e codici tributo per i versamentiCodici tributo per il versamento dell'acconto
L'acconto dovuto potrà essere compensato con gli altri tributi secondo le ordinarie modalità di compensazione sarà versato come mediante F24 telematicamente con il codice tributo 6013 per i contribuenti che liquidano l'imposta mensilmente mentre 6035 per quelli trimestrali.
Spiegazione dei metodi di calcolo dell'acconto Iva ed il pagamento.
Altri adempimenti del mese di cui spesso ci si scorda
So che non centra nulla ma essendo un adempimento di cui spesso ci si scorda e che capita nello stesso mese vi anticipo che in questo mese cade anche stampa dei libri e registri obbligatori libro giornale, libro inventari, registro beni ammortizzabili, ecc
Ricordo poi che il 16 giugno è in scadenza il pagamento del saldo IVA sulla base di quanto versato durante l'anno a titolo di acconto e quanto dovuto in sede di dichiarazione IVA che andrà presentata insieme al Modello Unico. Le somme dovute devono essere versate con modello F24 entro il 16 giugno o entro il 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40% e potranno essere rateizzato fino al mese di novembre in rate mensili.
Altro discorso e altre tempistiche di versamento riguardano invece gli Acconti Irpef, Ires ed Irap
Acconto Irpef 2011 Guida al calcolo
sono differenti e sono in scadenza in scadenza il 16 giugno se presentate il modello Unico (o 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%) ma anche le modalità di calcolo dell'acconto Ires.
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