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Accordi pre-elettorali a Montegranaro: attenzione alla cultura di riferimento.

Creato il 12 settembre 2011 da Laperonza

 

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Il terzo polo sta assumendo in Italia un ruolo fondamentale nella fase politica concitata che stiamo vivendo. In questo momento l’opera che i cosiddetti centristi stanno svolgendo è importante perché spingono nella direzione di un governo di “solidarietà nazionale” che potrà essere l’unica soluzione alla profonda crisi politica che sta affliggendo sia i partiti di governo che l’intero arco costituzionale.

A livello locale sembra, come al solito, di vivere nel nostro microcosmo le stesse vicende, ridotte, che vediamo svolgersi nel macrocosmo nazionale: c’è fermento tra le forze politiche, già da tempo si parla di una possibile (e anche probabile) crisi nel 2012 che potrà sfociare nelle elezioni anticipate. Alla luce di questo tutte le forze politiche si stanno muovendo in diverse direzioni fin d’ora per non farsi trovare impreparati.

Ed ecco che anche da noi il terzo polo assume un peso rilevantissimo. Posto che a Montegranaro, al momento, il terzo polo è rappresentato dalla sola FLI di Endrio Ubaldi in quanto l’UDC è allocata altrove, il gruppo che oggi siede all’opposizione col nome di “Liberi per Montegranaro” è corteggiatissimo, a destra e a sinistra. E’ chiaro, infatti, che la presenza di FLI o Liberi per Montegranaro che dir si voglia all’interno di una futura alleanza per il governo potrebbe fare la differenza tra il vincere e il perdere le elezioni. In effetti già alle scorse amministrative Ubaldi aveva fatto un ottimo risultato elettorale piazzando ben tre rappresentanti della lista in Consiglio Comunale. Considerando il risultato consolidato è evidente il peso che il gruppo in questione potrebbe avere in caso di alleanza.

Ma ci sono dei fattori che vanno considerati perché allearsi non significa soltanto vincere le elezioni ma anche e soprattutto governare la città per cinque anni e governarla bene. Se un accordo tra l’attuale compagine di governo e il gruppo di Ubaldi può sembrare piuttosto naturale viste le radici politiche comuni e le molteplici affinità culturali e ideologiche, qualche perplessità mi sia consentita riguardo ad un’alleanza tra FLI e la sinistra montegranarese. Vero che nella compagine di sinistra esistono anime molto diverse tra loro e convivono (all’opposizione) UDC, PD e SEL, ma si fa un po’ fatica ad immaginare una concordanza duratura tra modi di pensare tanto diversi, in particolare tra le due estremità di una simile alleanza. Comunisti dichiarati e uomini decisamente di destra potrebbero avere serie difficoltà ad incontrarsi.

Ho grande stima di Ubaldi, nonostante mi sia scontrato con lui in diverse occasioni. E’ uomo intelligente e sa come muoversi in politica. Ha esperienza amministrativa e potrebbe far bene. Lo conosco anche come uomo moderato ancorchè di destra, per cui credo che, tutto sommato, un accordo con lui da parte della sinistra potrebbe anche funzionare, almeno in linea di principio. Manca però ancora una presa di posizione netta e precisa circa quella parte dell’elettorato che si riconosce o, quantomeno, si è fin qui riconosciuto nelle posizioni di Ubaldi. Mi riferisco a quella frangia composta per lo più da giovani e giovanissimi che non nasconde le proprie radici culturali nel fascismo, giovani che fanno vasta opera di divulgazione storica per rivalutare posizioni di estrema destra e sminuire quando non rovesciare i giudizi su valori e uomini storici di sinistra. Non voglio entrare nel merito della questione e intendo solo dare uno spunto di riflessione su quanto possa accadere in una futura alleanza dove dovrebbero coesistere culture così diverse: lotta partigiana contro RSI, antifascismo e anticomunismo. Credo che la convivenza possa essere a dir poco difficile. Il tutto, naturalmente, a scapito della città.

Luca Craia


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